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Legittima difesa, ok del Senato con 201 sì: la riforma bandiera della Lega è legge

Hanno votato a favore il Carroccio, il M5s, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari il Pd e Leu. Tra i 5 Stelle sono mancati all’appello quelli di 15 senatori: 6 (presenti) non hanno votato e 9 sono assenti "giustificati" per congedo o missione. Presenti a Palazzo Madama i ministri Salvini, Bongiorno e Centinaio. Nessuno invece del M5s. Il capo del Viminale: "Giorno bellissimo. Ora i rapinatori sanno che il loro mestiere è più difficile". Bonafede: "Non sarà Far west. Era un punto del contratto di governo e l'abbiamo realizzato"

Via libera definitivo del Senato alla riforma della legittima difesa. Palazzo Madama ha dato l’ok alla nuova legge, voluta fortemente dalla Lega, con 201 sì, 38 contrari e 6 astenuti. Hanno votato a favore il Carroccio, il M5s, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari il Pd e Leu,  cui si uniscono i dissensi dell’ex M5S Gregorio De Falco e Gianclaudio Bressa delle Autonomie. Altri ex pentastellati come Carlo Martelli, Saverio De Bonis e Maurizio Buccarella, invece, si sono astenuti.

Al M5s mancano 15 voti: 9 in missione –  Tra i 5 Stelle sono mancati all’appello quelli di 15 senatori: 6 (presenti) non hanno votato e 9 sono assenti “giustificati” per congedo o missione.  I sei sono: le tre senatrici considerate “dissidenti” cioè  Elena Fattori, Paola Nugnes e Virginia La Mura (le stesse che una settimana fa hanno votato in dissenso con i 5S, chiedendo l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Diciotti), oltre a Barbara Floridia, Matteo Mantero e Michela Montevecchi. Tra gli assenti giustificati figurano i ministri Barbara Lezzi e Danilo Toninelli.

Salvini: “Un bellissimo giorno per gli italiani” – Il voto è stato accolto dagli applausi della Lega e di parte dei senatori M5s. “Un bellissimo giorno per gli italiani in cui viene sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa”, ha esultato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, presente in Aula assieme al ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e quello per l’Agricoltura Gianmarco Centinaio. Assenti i rappresentanti di governo del Movimento 5 stelle. “Ora i rapinatori sanno che il loro mestiere è più difficile – ha aggiunto il capo del Viminale – Non c’è nessuna perplessità, per chi ha letto il testo”. Critiche al provvedimento sono arrivate, ad esempio, dall’Associazione italiana dei Professori di diritto penale.

“Nessun ministro M5s? Io bado a sostanza” – Salvini ha poi ringraziato “gli amici dei 5 Stelle, di Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno sostenuto questa battaglia di civiltà” e ha sottolineato che il provvedimento è stato votato “a stragrande maggioranza tranne che dal Pd, tanto il Pd voterebbe contro qualsiasi cosa pur di dire di no a Salvini, alla Lega e al governo”. Eppure non c’era nessun ministro del M5S  in aula. “Voi badate alla forma, io bado alla sostanza. La legittima difesa è legge, poi chi c’è o non c’è, chi sorride di più o meno a me interessa poco”, ha risposto il leader della Lega.

Bonafede: “Non ci sarà alcun far west” – Ad annunciare il voto favorevole del M5s è stata in aula la senatrice Silvia Vono. “Non hanno importanza i numeri o le statistiche relative ai procedimenti discussi o esistenti nei Tribunali perché se anche si trattasse di un solo caso avremmo l’obbligo con il potere legislativo a nostra disposizione, di intervenire, in quanto garanti della legalità dello Stato. Fedeli a questo ruolo e ai principi di giustizia e legalità fondanti del Movimento Cinquestelle e in cui ognuno di noi si riconosce esprimiamo voto favorevole all’approvazione della legge”. Dopo l’approvazione per i grillini è intervenuto  il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede. “Non ci sarà alcun far west – sostiene il guardasigilli – evitiamo semplicemente, da ora in poi, che chi si difende legittimamente debba anche attraversare un calvario giudiziario. Era un punto del contratto di governo e l’abbiamo realizzato. Ora avanti tutta con la legge sulla violenza sulle donne“.

Grasso e il Pd: “Questa legge è un fallimento”- Rivendica l’approvazione come “una vittoria di Forza ItaliaMariastella Gelmini: “La prima proposta per modificare l’impianto delle norme l’ho presentata nel 2015. Si poteva fare di più e meglio, ma quello di oggi è un grande passo avanti a tutela del diritto alla difesa dei cittadini”, dice la capogruppo berlusconiana al Senato.  “Noi siamo per la difesa dello Stato. Noi crediamo che lo Stato debba occuparsi della difesa del cittadino e non favorire l’autodifesa che porterà sicuramente a risultati nefasti. Quando inizieranno a vedersi i morti, le vittime di attacchi ingiustificati, nei casi nei quali da oggi sarà consentito sparare contro queste persone, allora cominceremo a dire che forse abbiamo sbagliato qualcosa e forse sarà opportuno tornare indietro. Noi ve l’avevamo detto”, ha attaccato il senatore Giuseppe Cucca, capogruppo Pd in commissione giustizia a Palazzo Madama. Critica la riforma Pietro Grasso:  “Via libera alla giustizia ‘fai da tè. Questo è il messaggio che passa oggi dall’approvazione di una legge inutile e dannosa: si potrà sparare, uccidere per una presunta difesa, sempre e comunque. Si certifica così – aggiunge – un fallimento. In uno Stato di diritto infatti non è questa la risposta al bisogno di protezione e alle paure delle persone”, dice il senatore di Leu.

Il testo, redatto in 9 punti, non riguarda solo la nuova formulazione dell’articolo 52 del codice penale che regola, appunto, la legittima difesa, ma prende in esame anche i reati contro il patrimonio e il delitto di violazione di domicilio, inasprendo le pene previste. Ecco cosa prevede la riforma in 5 punti – la scheda