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Primarie Pd, Zingaretti: “Preoccupati per irregolarità nel voto in Sicilia”. Domenica 7mila seggi aperti in tutta Italia

"Decine di seggi cancellati, composizione degli stessi non concordata con le mozioni": è la denuncia del rappresentante della mozione Zingaretti in Commissione Nazionale per il Congresso, Marco Miccoli. Segnalazioni anche dalla mozione Martina per le provincie di Roma e Frosinone

“Sono preoccupato per quanto sta avvenendo in Sicilia in particolare a Palermo ed Enna, circa le primarie di domenica. Decine di seggi cancellati, composizione degli stessi non concordata con le mozioni“. È quanto denuncia il rappresentante della mozione Zingaretti in Commissione Nazionale per il Congresso, Marco Miccoli, in vista del voto per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico. “Così viene meno la possibilità di garantire un’alta partecipazione al voto e si rischia soprattutto di non poter garantire la trasparenza e la correttezza del voto. Ho chiesto l’immediata convocazione della commissione nazionale per cercare di evitare che la regolarità delle primarie sia compromessa”.

Segnalazioni arrivano anche dalla mozione Martina nella Commissione regionale del Lazio, che ha scritto al Segretario regionale e ai Presidenti interessati delle Commissioni per il Congresso per le primarie nelle Province di Frosinone e di Roma, Ostia in particolare: “Chiediamo che siano nominati per i seggi presidenti di garanzia scelti tra i componenti delle commissioni, che assicurino piena regolarità nello svolgimento del voto. Il contesto che si registra in quei territori e il precedente dei congressi di Circolo ci ha portati ad assumere preventivamente questa iniziativa“. “Siamo certi di trovare ascolto in tutte le mozioni congressuali. Crediamo sia importante per tutti che le primarie si svolgano sempre in piena correttezza e trasparenza”.

Una notizia che arriva nel giorno della chiusura della campagna elettorale dei tre candidati: Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Maurizio Martina, deputato ed ex segretario reggente; e Roberto Giachetti, deputato.

Il 3 marzo ci saranno infatti oltre 7mila seggi aperti dalle 8 alle 20 in tutta Italia e all’estero dove si potrà votare il nuovo segretario del Partito Democratico. Si eleggeranno anche i mille componenti dell’Assemblea nazionale, che si riunirà il 17 marzo per ratificare i risultati dei gazebo e, nel caso nessun candidato superi il 50%, scegliere il leader. Il voto è aperto anche ai non iscritti al partito. “La macchina organizzativa sta dimostrando una tenuta straordinaria”, dichiara Gianni Dal Moro, presidente della Commissione Congresso, “un grazie a nome di tutto il Pd a quanti hanno deciso di impegnarsi e che in queste ore stanno completando tutte le procedure e gli adempimenti congressuali per consentire che domenica sia una grande giornata di partecipazione e di democrazia”. Anche stavolta seggi speciali in ospedali, case di cura e di riposo.