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Morgan difende Achille Lauro e la sua Rolls Royce: “Anche Striscia è un nome che ricorda qualcosa”

 “Non dobbiamo parlare di droga con questa superficialità. Altre canzoni parlano di droga, come Lily di Antonello Venditti e Sì viaggiare di Lucio Battisti”, ha sottolineato l’ex leader dei Bluvertigo

Dopo il duetto insieme sul palco dell’Ariston, Morgan è sceso in campo in difesa di Achille Lauro, travolto dalle polemiche durante il Festival di Sanremo per il testo della sua canzone “Rolls Royce“. Il cantante era stato infatti accusato da Striscia la Notizia di inneggiare a un tipo di ecstasy molto comune tra i più giovani. “Anche Striscia è un nome che ha a che fare con qualcosa”, ha premesso Marco Castoldi CR4-La Repubblica delle Donne, il programma di Piero Chiambretti in onda su Rete 4. “Non dobbiamo parlare di droga con questa superficialità. Altre canzoni parlano di droga, come Lily di Antonello Venditti e Sì viaggiare di Lucio Battisti”, ha sottolineato l’ex leader dei Bluvertigo.

“Rolls Royce di Achille Lauro, è una canzone sull’automobile non sulla droga. Tante case farmaceutiche hanno dei simboli che ricordano quelli fascisti eppure nessuno dice nulla”, ha evidenziato Morgan nel salotto di Chiambretti, dove ha cantato più di una volta il pezzo di Sanremo 2019. “Ma allora i riferimenti nel testo ad artisti morti di droga?”, ha chiesto il conduttore Chiambretti. Secca la replica di Morgan: “Ma chi l’ha detto che sono morti di droga? Non lo sappiamo con certezza”.