Cronaca

Stadio Roma, Virginia Raggi: “Si farà, i cantieri possono partire entro l’anno” Politecnico: “Ok, ma potenziare ferrovie”

L'annuncio durante la presentazione del parere tecnico sulla viabilità dell'opera nell'area di Tor di Valle richiesto al Politecnico di Torino. Dalla Chiara: "Il nostro è un sì condizionato. Va bene lo stadio, ma prima" serve "un’offerta plurimodale". Quindi occorre potenziare il trasporto pubblico "con il piano investimenti sulla Roma Lido e sulla ferrovia Fl1"

“Diciamo subito che lo stadio si farà e i proponenti possono aprire i cantieri entro l’anno“. Lo ha annunciato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, durante la conferenza stampa di presentazione del parere tecnico sulla viabilità dell’opera nell’area di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere l’impianto della As Roma, richiesto dal Campidoglio al Politecnico di Torino. Che gli inizi di dicembre aveva inviato all’amministrazione un documento preliminare in cui parlava di “un quadro catastrofico per la viabilità”.

“Il taglio delle cubature non va a impattare sulla mobilità. Il progetto dello stadio conferma che la scelta della mobilità sostenibile è la strada giusta”, ha spiegato la prima cittadina del M5s. “Ho chiesto questo parere che è andato a vedere un progetto già approvato in conferenza dei servizi – ha proseguito – non ero obbligata ma come amministratore avevo esigenza di verificare che tutti gli ok avuti dal processo portasse benefici effettivi ai cittadini romani e questo parere esterno conferma e rassicura questo dato”. “Non siamo contro le opere e le grandi opere, e lo stadio lo è – ha aggiunto la sindaca – ma a favore delle opere utili che portano benefici alla città e ai cittadini come in questo caso dove si riqualifica un quadrante della città”.

A tenere banco negli ultimi giorni nella capitale sono state le accuse rivolte alla giunta di scarsa trasparenza sul parere. In un primo momento diversi esponenti del Campidoglio avevano spiegato che il parere del Politecnico sarebbe stato solo illustrato e non pubblicato integralmente. Ora l’amministrazione sembra aver cambiato idea. “Sul tema della trasparenza sarà richiesta una calendarizzazione al presidente De Vito di un consiglio straordinario specifico sullo stadio e su questo parere. Non abbiamo nulla da nascondere“, ha commentato la Raggi.

Quello del Politecnico sull’opera è “è un sì condizionato. Va bene lo stadio, ma prima” serve “un’offerta plurimodale” di mobilità, ha spiegato Bruno Dalla Chiara, referente del gruppo di lavoro per il Politecnico. E “sarà importante nei prossimi mesi un’analisi di cantieri“. “Noi abbiamo lavorato su due campi: analisi e ricetta – ha proseguito il docente – Nell’analisi abbiamo visto che il problema c’era, nella ricetta che si può risolvere con un’offerta plurimodale”, ha aggiunto Dalla Chiara citando oltre al trasporti su ferro quello “ciclabile, pedonale e sharing mobile“. Ma “queste azioni vanno attuate in tempi contenuti”.

La soluzione per il Politecnico di Torino quindi è potenziare il trasporto pubblico: ad oggi sarebbe “poco credibile” pensare che un 50% di utenti si possa spostare con il trasporto pubblico, ma la situazione cambia “con il piano investimenti sulla Roma Lido e sulla ferrovia Fl1“, ha spiegato Dalla Chiara. Sul tema Raggi ha assicurato: “Sulla Roma-Lido stiamo lavorando con la Regione Lazio. Ci sono già 180 milioni della Regione, ai quali si aggiungono 40 di Roma Capitale. Sono già stati avviati i lavori per ammodernare questa struttura”.

Il prof si è anche soffermato sul termine “catastrofico” usato dal Politecnico nella relazione preliminare sui flussi di traffico (“uno scenario in presenza di evento sportivo che restituisce un quadro catastrofico”, era uno dei passaggi). È stato usato il termine “catastrofico perché un trasporto stradale senza un’offerta ferroviaria avrebbe aggravato” l’area, in modo “non professionale e non al passo con i tempi”.

Sembra così tramontata l’ipotesi del ponte di Traiano, il secondo ponte oltre a quello dei Congressi previsto nel progetto iniziale, rimasto senza finanziamenti dopo la riduzione delle cubature fatta da Raggi nel 2017: “Ci hanno chiesto di analizzare il progetto e questo non ne fa parte”, ha concluso il docente.

Le opposizioni puntano il dito contro il costo sostenuto dal Comune per il parere tecnico: “Raggi spende 30mila euro per sapere quello che già era emerso in conferenza dei servizi – ha twittato la consigliera Ilaria Piccolo del Partito Democratico – Tutto già noto: la criticità del progetto M5S è la viabilità. Non spenda altri 30mila per capire come governare Roma. E’ noto a tutti: serve vero Sindaco”.