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Roma, Repubblica sceglie immagine del sit-in contro Raggi per Facebook. M5s: “Comprarla equivale a finanziare il Pd”

La nuova immagine di copertina dell'edizione romana raffigura la folla in piazza del Campidoglio per la manifestazione "Roma dice basta". "Hanno deciso di togliere qualsiasi dubbio sulla loro parzialità", scrive il Movimento sul Blog delle stelle. Il direttore Calabresi: "Protesta contro la vostra incapacità al governo. Noi facciamo il nostro mestiere, fatelo anche voi"

Comprare la Repubblica equivale a finanziare il Pd“. È il titolo di un post pubblicato dal Movimento 5 stelle sul Blog delle stelle, poi rilanciato sull’account Twitter del Movimento. L’argomento è la foto di copertina scelta dall’edizione romana del quotidiano per la propria pagina Facebook: un’immagine della manifestazione “Roma dice basta” che si è tenuta ieri contro l’amministrazione di Virginia Raggi, partecipata da oltre 5mila persone che hanno riempito piazza del Campidoglio.

“Hanno deciso di togliere qualsiasi dubbio sulla loro parzialità e sponsorizzare in maniera eclatante una manifestazione organizzata da un Pd nostalgico dei tempi di Mafia Capitale, Buzzi e Carminati. Evidentemente anche la redazione di Repubblica lo è”, attaccano dal Movimento, ribadendo la tesi – già proposta ieri dalla sindaca Raggi – che dietro la convocazione del sit-in ci sia il Partito democratico. “Se facessero meno politica e più informazione magari venderebbero copie anziché continuare a perdere lettori ogni giorno. Comprare la Repubblica equivale a finanziare il Pd. Meglio darli in beneficenza“, conclude il post.

Al Movimento risponde su Twitter il direttore del quotidiano, Mario Calabresi: “Forse non eravate preparati a piazze piene di comuni cittadini che protestano contro le vostre promesse mancate e l’incapacità di governare. Non prendetevela con chi le racconta. Noi facciamo il nostro mestiere, cominciate a farlo anche voi”, scrive.

“Il gruppo parlamentare del M5S alla Camera ha usato il proprio profilo Twitter istituzionale per invitare a boicottare il quotidiano la Repubblica“, dichiarano Raffaele Lorusso e Beppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana. “Si tratta di una iniziativa senza precedenti che configura una nuova aggressione contro l’articolo 21 della Costituzione e che si aggiunge alle minacce di far chiudere decine e decine di piccoli giornali e di emittenti attraverso l’abrogazione dei fondi per l’editoria. Non si tratta solo di solidarizzare con i colleghi dei gruppi editoriali aggrediti e insultati, ma anche di impedire che siano ridotte al silenzio decine e decine di voci. Contrasteremo queste scelte con la massima determinazione e ricorrendo a tutte le forme di lotta possibili, ma ci permettiamo anche di sollecitare l’autorevole intervento dei presidenti delle Camere e delle autorità di garanzia del settore che hanno il dovere di tutelare il pluralismo editoriale”, concludono.

E dal fronte dem arriva la reazione della deputata Debora Serracchiani: “I capi dei 5 stelle sono autoritari, aggressivi, intolleranti e spaventati”, scrive. “Vorrebbero nascondere i loro fallimenti, far dimenticare le loro bugie e soprattutto che sono lo scendiletto della Lega. Mentre i romani, i pugliesi o i torinesi si ribellano contro di loro, se la prendono con un giornale”. “Il post pubblicato sul blog grillino tradisce il grave deficit di cultura e coscienza democratiche di un partito di governo che, rasentando il ridicolo, taccia di parzialità la pubblicazione sul nostro giornale della notizia sulla manifestazione contro il degrado di Roma – scrive il comitato di redazione di Repubblica in un comunicato – Ma il M5s, così come qualsivoglia altra forza politica, si rassegni: Repubblica continuerà a raccontare e a commentare la verità. È la missione di ogni libero giornalista e, evidentemente, l’incubo del Movimento”, conclude la nota. “Prima la minaccia di togliere le risorse pubbliche alla stampa, oggi l’invito del M5s a non comprare più Repubblica. Alla redazione, ai giornalisti, la mia solidarietà. Ai lettori dico non fatevi mettere i piedi in testa”, scrive su Facebook il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato. “I giornali fanno il loro mestiere. Una cosa è contrastare ribadendo le proprie idee, un’altra è voler limitare la libertà togliendo risorse e minacciando ritorsioni”, conclude.