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Grillo e le battute sul Quirinale, attacchi di Pd e Fi. M5s si smarca: “Non ha ruolo istituzionale, fiducia in Mattarella”

Il Movimento precisa: "La riforma dei poteri del Presidente della Repubblica non è nel contratto di governo". "Il comico miliardario prenda in giro chi vuole, ma il capo dello Stato non si tocca", ha detto il segretario dem Maurizio Martina. La vicepresidente della Camera Mara Carfagna: "Gli attacchi servono a nascondere le promesse non mantenute". Laura Boldrini (Leu): "Non concepiscono altri poteri al di fuori della Casaleggio associati"

Reazioni da tutto il mondo politico alle parole di Beppe Grillo sul ruolo del presidente della Repubblica. Dal palco della kermesse nazionale Italia 5 Stelle, il fondatore del Movimento ha messo in discussione le prerogative del capo dello Stato: “Dovremmo togliere dei poteri, dovremmo riformarlo“, ha detto. “È il capo delle forze armate, il capo del Csm, nomina cinque senatori a vita. Queste cose non vanno più bene per il nostro modo di pensare. Mi hanno accusato di vilipendio per una battutina, che ripeto anche qui, sono cose dell’Ottocento“. È lo stesso Movimento 5 Stelle, però, a precisare che “Grillo non riveste ruoli istituzionali: né le forze di maggioranza né il governo intendono riformare i poteri del Presidente della Repubblica. Tale proposito non è infatti presente nel contratto di governo”.

Dal Pd e da Forza Italia sono arrivati duri attacchi al discorso del comico genovese. “Il comico miliardario prenda in giro chi vuole, non c’è alcun problema a farsi due risate al circo di domenica, ma lasci stare la Costituzione e il ruolo di garanzia del Quirinale. Il Capo dello Stato non si tocca“, ha dichiarato il segretario dem Maurizio Martina. La vicepresidente della Camera in quota Forza Italia, Mara Carfagna, ha descritto l’uscita di Grillo come il tentativo di mascherare promesse tradite: “L’attacco ai poteri del Capo dello Stato è un grande classico di chi non ha niente da dire – ha scritto in una nota. “Pensare di poter intimidire Sergio Mattarella è l’ennesimo errore politico del Movimento 5 Stelle, che ha un atteggiamento sempre più anti-italiano. Capiamo l’esigenza di Beppe Grillo di dover parlare d’altro dal momento che dal condono alla Tap, il governo di cui è azionista di maggioranza non è riuscito a mantenere la parola data su un solo tema. Sul palco insieme a lui c’era del resto un Presidente del consiglio nominato, mai eletto da nessuna parte. Altro che togliere poteri al Presidente della Repubblica: noi pensiamo che il nostro Paese abbia bisogno di un Capo dello Stato più forte, eletto direttamente dagli italiani e per questa ragione proponiamo da tempo una riforma dello Stato in senso presidenziale“.

L’ex presidente della Camera e deputata di Leu, Laura Boldrini, si è espressa così su Twitter: “Attaccano il Capo dello Stato perché non rispettano la Costituzione e non concepiscono altri poteri all’infuori della Casaleggio Associati“. “Anche oggi gli italiani hanno sentito il lucido programma dei 5Stelle per cancellare in Italia qualsiasi forma di dissenso per approdare a un regime senza libertà. Un movimento così visceralmente antidemocratico va fermato e isolato, non si può addirittura sostenerlo al governo come fa la Lega perché si diventa complici“, è invece il pensiero di Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia.