Giustizia & Impunità

Processo Maroni, il pm impugna l’assoluzione dall’accusa di induzione indebita per il viaggio della Paturzo

L'ex governatore era stato condannato a giugno per un contratto procurato all'ex collaboratrice Mara Carluccio, ma assolto dall'accusa di aver fatto inserire Maria Grazia Paturzo, con cui aveva una relazione, nella delegazione Expo per Tokyo. Nei prossimi giorni sarà depositato il ricorso della difesa

Il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco ha presentato ricorso contro l’assoluzione di Roberto Maroni dall’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità. L’ex governatore, lo scorso giugno, è stato ritenuto colpevole dal Tribunale per il solo reato di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, in relazione al contratto con l’ente regionale Eupolis ottenuto per la sua ex collaboratrice Mara Carluccio. È stato assolto, invece, dall’imputazione più pesante, quella di aver fatto pressioni per inserire nella delegazione Expo diretta a Tokyo un’altra ex collaboratrice, Maria Grazia Paturzo, con cui aveva una relazione.

Secondo il pubblico ministero, la presenza della Paturzo nella delegazione per il World Expo Tour “era dettata esclusivamente dalla relazione affettiva” con l’ex presidente, che aveva spinto affinché la società Expo si accollasse le spese. Lo stesso pm, peraltro, aveva chiesto e ottenuto la trasmissione in Procura degli atti relativi alle testimonianze della stessa Paturzo, della portavoce di Maroni Isabella Votino e della parlamentare di Forza Italia Cristina Rossello, perché fosse aperto un fascicolo con l’ipotesi di falsa testimonianza.

Maroni era stato condannato ad un anno di carcere con pena sospesa e a 450 euro di multa. Nei prossimi giorni verrà depositato in appello anche il ricorso del suo legale Domenico Aiello, che chiederà l’assoluzione da tutte le accuse.