Costi della politica

Vitalizi, dopo tre mesi si discute taglio anche al Senato. Approvato stesso testo base della Camera: opposizione non vota

Dopo perplessità e temporeggiamenti, anche Palazzo Madama dà il via ai lavori per procedere con la riduzione delle indennità per gli ex eletti. In un primo momento la rappresentante grillina in ufficio di presidenza aveva denunciato che il provvedimento base era diverso da quello elaborato a Montecitorio. Ma il fatto è stato poi smentito dalla stessa. Possibile presentare emendamenti per modificare il testo entro il 15 ottobre alle 15

Quasi tre mesi dopo che la Camera ha approvato il taglio dei vitalizi per gli ex deputati, il Senato ha avviato l’iter in ufficio di presidenza. La presidente di Palazzo Madama Maria Elisabetta Alberti Casellati non ha mai nascosto le sue perplessità sull’intervento retroattivo e ha deciso di prendere più tempo di riflessione rispetto ai colleghi di Montecitorio. Oggi si è stabilito che il documento base da cui partire per la discussione è lo stesso di quello prodotto dalla Camera nei mesi scorsi. Il termine per le richieste di modifica è fissato per venerdì 15 ottobre alle 15 e l’organo dovrebbe quindi iniziare il dibattito il 16 ottobre alle 14.30. In un primo momento la questore M5s Laura Bottici aveva messo in guardia sul rischio che la delibera fosse diversa da quella di Montecitorio, fatto che ha poi smentito lei stessa nel pomeriggio. “Siamo felicissimi”, ha detto. “Il discorso è che non possiamo fare due provvedimenti diversi tra Camera e Senato. Devono essere uguali. Noi come M5s siamo per mantenere il testo base adottato e fare la delibera”. Il testo è stato approvato da Lega e M5s, mentre gli altri esponenti politici non hanno partecipato al voto. Intanto oggi il Fatto Quotidiano ha rivelato che proprio la Casellati a settembre scorso ha vinto il ricorso contro il Senato per il suo vitalizio arretrato.

L’iter per il taglio dei vitalizi a Palazzo Madama procede a rilento da settimane e la stessa presidente ha più volte rimandato l’avvio dei lavori con la scusa di voler evitare una pioggia di ricorsi. La questore Bottici nel primo pomeriggio aveva messo in guardia sul rischio che fosse adottato un testo diverso, un fatto che avrebbe potuto creare disparità di trattamento tra le due Camere e aprire ad altre problematiche. “La buona notizia”, aveva scritto Bottici su Facebook in un post poi ripreso dal Blog delle Stelle, “è che, grazie alla nostra determinazione, oggi la presidente Casellati presenterà al Consiglio di Presidenza del Senato una delibera per il ricalcolo dei vitalizi. Proprio l’organo che ha messo in piedi questo sistema, adesso, con la stessa autonomia con la quale lo ha creato deve riformarlo. La cattiva notizia è che, probabilmente, la presidente Casellati, anziché riproporre la delibera già approvata alla Camera dei deputati, presenterà un testo differente”. Bottici ha anche detto di aver scoperto dell’incontro in programma oggi dai giornali: “Un’altra stranezza che non ho potuto fare a meno di notare è che i membri del Consiglio di presidenza abbiano appreso della convocazione di oggi dalla stampa, senza prima ricevere alcuna comunicazione interna. Noi non arretreremo di un millimetro rispetto alle nostre posizioni, considerando che persino l’audizione di Boeri, fortemente voluta dalla presidente Casellati, toglie ogni alibi a chi continua a difendere i vitalizi”.