Scienza

IgNobel, dagli scimpanzé alle parolacce alla guida: chi ha vinto la versione simpatica del premio Nobel

Forse perché dal fatal premio mi sono salvato col motore a gatto imburrato… a me si cara viene l’annuale cerimonia. Sono 28 anni che nel silenzio carico di attesa di una sala riempita da una rara concentrazione di ricercatori, accademici e scienziati delle discipline afferenti della Filosofia della Natura, lentamente si solleva il sipario del teatro Sanders dell’Università di Harvard sulla solenne cerimonia di consegna dei premi per le migliori ricerche improbabili, studi demenziali e alquanto folli, purché pubblicati da riviste scientifiche referenziate: l’Ig Nobel, ovvero Ignobel, ovvero ignobile. Un premio che è la funzione inversa di quello voluto da Alfred Nobel nel 1895. A Stoccolma tutto è serio, importante, severo.

Qui si ride, ci si prende in giro, si scherza, si inonda il palco di aeroplani di carta. A Stoccolma si è rigorosamente in abito da cerimonia, qui si raccomanda di venire, possibilmente vestiti, con i colori più sgargianti che si riesca a combinare.

A Stoccolma staccano un assegno solo da un milione di dollari, qui hanno incassato un congruo assegno da diecimila miliardi di dollari. Peccato che sono dello Zimbabwe e non Usa. Data l’inflazione, al cambio sono circa Usd 50 centesimi. Conta il pensiero. Vengono assegnati dieci premi per categorie che possono cambiare di anno in anno in funzione di quello che è stato pubblicato. Se qualcosa è particolarmente gustoso non ce lo si fa scappare e si crea la categoria.

Quest’anno è stato assegnato un Ig Nobel in antropologia al gruppo di ricerca internazionale che ha scoperto come negli zoo gli scimpanzé imitino gli umani più o meno con la stessa frequenza e successo con cui gli umani imitano gli scimpanzé: “Spontaneous cross-species imitation in interaction between chimpanzees and zoo visitors,”  Tomas Persson, Gabriela-Alina Sauciuc, and Elainie Madsen, Primates, vol. 59, no. 1, January 2018, pp 19–29.

Il premio in biologia è andato al gruppo che ha dimostrato che un esperto degustatore di vini è in grado di identificare, con il semplice olfatto, la presenza di una mosca nel bicchiere. L’esperto dopo l’assaggio sputa comunque il liquido nell’apposito contenitore. I comuni mortali, visto il prezzo del vino in degustazione, ingollano anche la mosca.

Rimanendo in tema, ricercatori portoghesi hanno verificato, cosa che nessuno sapeva, che la saliva è un ottimo detergente, pubblicando il pregevole articolo “Human Saliva as a cleaning agent for dirty surfaces“. Il premio per la letteratura è stato assegnato per avere scoperto che la vita è troppo breve per perdere tempo a leggere il manuale di istruzioni di non importa cosa: “Life is too short to Rtfm: How users relate to documentation and excess features in consumer products“, in particolare quando si ha a che fare con l’informatica: “Interacting with computers” (NdA.: Rtfm sta per Read The Fuc**** ing Manual se si è sinceri, mentre recita Read the factory manual per chi il manuale lo scrive).

Da raccomandare a chi occupa posizioni impiegatizie, ma anche dirigenziali, l’articolo vincitore del premio per l’Economia che spiega i vantaggi del piantare spilloni nella bambola voodoo del proprio capo-ufficio o responsabile gerarchico di non importa che grado: “Righting a wrong: retaliation on a voodoo doll symbolizing an abusive supervisor restores justice”. Lo trovate sul The Leadership Quarterly.

Fondamentale aiuto per gestire rabbia e frustrazione nel traffico viene dai due articoli premiati con l’Ig Nobel per la pace: “Shouting and cursing while driving: frequency, reasons,perceived risk and punishment,” e “La justicia en el tráfico: conocimiento y valoración de la población española“. Vero, riguardano la popolazione e il traffico autoveicolistico spagnoli, ma pare che l’uso del turpiloquio e delle urla alla guida sia comune ad altre culture e gruppi etnici. Gli spagnoli poi sono nostri cugini, quindi traducete dallo spagnolo e leggete.

Interessante quanto è stato premiato nella categoria Scienza della Nutrizione, ovvero l’accurato calcolo dell’apporto calorico della dieta antropofaga nel Paleolitico. I nemici della carne ne sono particolarmente contenti, visto che pare che la suddetta dieta sia meno energetica di quella vegetariana.

Nulla però vale i premi assegnati rispettivamente per la Medicina generale, la Medicina della riproduzione e l’Educazione sanitaria. Procediamo con ordine, in un crescendo rossiniano. Avete problemi di calcoli renali? Non vi piace il lito-trituratore perché avete difficoltà a pronunciarlo? Preferite approcci alternativi non cruenti? Tranquilli, trovate un parco divertimenti e fate un giro sulle montagne russe. Magari più di uno se il calcolo resiste all’eliminazione. Parola, anzi articolo di Mitchell e Wartinger, statunitensi, che hanno fatto viaggiare i loro pazienti sulle montagne russe: “Validation of a functional pyelocalyceal renal model for the evaluation of renal calculi passage while riding a roller coaster”  come riportato da The Journal of the American Osteopathic Association.

Se invece il vostro problema, mi rivolgo ai maschietti, coinvolge l’apparato genitale e sbagliando vi vergognate a parlarne con chi di dovere, non preoccupatevi: esiste una verifica fai-da-te. Per superare ansie e paure basta comprare una striscia di francobolli e prima di andare a dormire avvolgerla intorno al pene di cui non siete più certi. Se la mattina, al risveglio, il nastro di francobolli è interrotto potete state tranquilli: capacità erettile confermata. In termini scientifici avete effettuato un “Nocturnal penile tumescence monitoring with stamps”. Dettagli su Urology. Il costo è variabile in funzione del numero e del valore dei francobolli in questione.

Il meglio del meglio, l’apoteosi finale dell’improbabilità merita la traduzione: “Colonscopia in posizione seduta: Lezioni apprese dalla auto-colonscopia utilizzando un colonscopio di piccolo calibro (NdA: e vorrei vedere!) a rigidità variabile (NdA.: chissà come mai). Lo scienziato che si è sacrificato, forse, de gustibus non est disputandum, è il molto onorevole Akira Horiuchi, giapponese che, insieme a Yoshiko Nakayama, di cui non è chiaro l’apporto e/o funzione, ha pubblicato il lavoro, certamente sperimentale, sulla rivista Gastrointestinal endoscopy.

Dicono le cronache che Akira Horiuchi abbia ritirato, senza alcuna evidente affezione deambulatoria, il premio in persona. Come fanno in molti, perché è un onore vincere, occorre comunque essere bravi per fare ricerche improbabili. Come nel caso di Sir Andre Konstantin Geim, fisico olandese/britannico nato in Unione Sovietica, insieme a Michael Berry ha ricevuto l’Ig-Nobel per avere fatto levitare magneticamente una rana viva per poi vincere nel 2010, dieci anni dopo, con Konstantin Novosëlov il Nobel per le ricerche sul grafene.

Per ottenere grandi risultati meglio non prendersi troppo sul serio. Anzi, meglio non prendersi proprio sul serio, fare ricerche improbabili che per essere tali devono far sorridere, ridere, ghignare, ma anche far pensare.