Televisione

Verissimo, Simona Ventura e Niccolò Bettarini ospiti della prima puntata: “Non potevo e non volevo morire in quel modo”

Un dolore che condivide anche mamma Simona, che ha detto di esser rimasta paralizzata di fronte a quella notizia che rimbalzava sui giornali: "Dentro di me sentivo che non poteva essere così grave come stavo leggendo"

“Penso sia normale avere paura in certi momenti e, mentre mi portavano in ospedale, continuavo a ripetermi che non potevo e non volevo morire in quel modo“. Ospite della prima puntata della nuova stagione di Verissimo, Niccolò Bettarini, ricorda tutto quanto è successo quel sabato notte di due mesi fa, quando è stato ferito da alcune coltellate fuori da una discoteca di Milano. Accanto a lui la madre, Simona Ventura, pronta all’esordio con Temptation Island Vip il prossimo 18 settembre.

“Chi ha sofferto di più è stata la mia famiglia. Per la prima volta ho visto mio padre piangere. Mamma e papà sono stati entrambi molto male e vederli così mi ha fatto più male delle undici coltellate“, racconta ancora Niccolò. Un dolore che condivide anche mamma Simona, che ha detto di esser rimasta paralizzata di fronte a quella notizia che rimbalzava sui giornali: “Dentro di me sentivo che non poteva essere così grave come stavo leggendo. Il mio compagno Gerò è corso in ospedale prima di me, e tutti si sono prodigati per starmi vicino, a partire dalle istituzioni e dal sindaco di Milano. Adesso ci aspetta una nuova vita con nuovi colori”.

“Da pochi mesi a questa parte vivo le esperienze della vita e di lavoro con un’altra percezione. Abbiamo vissuto questa cosa come un grande segnale, come a dirci che i valori sono altri”, aggiunge la conduttrice, ancora scossa dall’accaduto. Infine, a Silvia Toffanin che le chiede se ora abbia paura per i suoi figli, Simona risponde: “Sono cattolica, ma anche molto fatalista, credo che per ognuno di noi ci sia un destino già scritto. Tenerli a casa non serve a nulla. Certamente Niccolò adesso è contento di questa nuova vita e spero che la veda da una prospettiva differente”.