Economia & Lobby

Il ministro dell’Economia Tria: “Il tetto del 3% criticato pure da chi lo inventò, ma diverso è dire che lo supereremo”

Nel corso di una conferenza stampa in Cina ha replicato alle parole di Di Maio che, in un'intervista al Fatto Quotidiano, ha detto di non escludere lo sforamento. Sul rapporto con l'Ue ha invece commentato: "Non vedo grandi conflitti di mia competenza"

Il rispetto del rapporto deficit Pil al 3% “è stato criticato anche da chi lo ha inventato, ma è molto diverso dal dire che lo supereremo”. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria, nel corso di una conferenza stampa presso l’ambasciata italiana in Cina, ha commentato le parole del vicepremier M5s Luigi Di Maio. Quest’ultimo infatti, in un’intervista pubblicata oggi su il Fatto Quotidiano, ha dichiarato che vuole “realizzare subito le tre misure principali del contratto di governo: superamento della legge Fornero, reddito di cittadinanza e flat tax”. E non esclude “lo sforamento del tetto del 3 per cento”.

Sul tema si era espresso, sempre sul Fatto, il senatore leghista e presidente della commissione Finanze al Senato Alberto Bagnai: “Il tetto del deficit è senza basi scientifiche”, era stata la dichiarazione.

Per quanto riguarda invece il rapporto con l’Unione europea e le tensioni degli ultimi giorni sulla gestione dei migranti, Tria ha replicato: “Non vedo grandi conflitti di mia competenza”. Quindi ha concluso: “Lo spread attuale non risponde ai fondamentali e alla solidità dell’Italia. Ricordo che l’Italia ha un surplus primario da vent’anni. Ritengo che l’andamento sia anche dovuto ad una fase di incertezza tipica del periodo estivo. Ma nelle sue linee generali è già stato definito il rispetto delle regole di finanza pubblica”.