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Attualità

L’estate 2018 sui social: da #Cr7 a #KikiChallenge, ecco quali sono sono stati gli hashtag più usati - 5/5

I mesi più caldi dell’anno si sono fatti sentire anche sui social e tra trend, geotag e hashtag ha coinvolto migliaia, se non milioni, di utenti sparsi per tutto il mondo. Il racconto dei temi più trend dell’estate è arrivato attraverso hashtag e movement che hanno inondato le bacheche dei nostri profili social

POLITICA – Con la guida M5S-Lega, il governo non poteva essere più social. Nel bene e nel male, perché accanto agli interventi politici via Facebook o Twitter degli stessi Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i social hanno ospitato soprattutto le (forti) reazioni alle prime decisioni dell’esecutivo. Su tutte quelle riguardanti la questione migranti, con il dualismo #portichiusi e #portiaperti a tener banco nel mese di giugno. Era stato Matteo Salvini a lanciare il primo hashtag in occasione della chiusura dei porti italiani alle navi ong e quindi agli sbarchi di altri migranti salvati in mare. La decisione ha fatto discutere fin da subito e all’hashtag del leder leghista hanno risposto in migliaia con #portiaperti, slogan sotto cui sono nati post, condivisioni e manifestazioni in tutta Italia. Ad inizio estate, quando Sergio Mattarella pose il veto a Paolo Savona come ministro dell’Economia, a scatenare i social era stato l’hashtag #Mattarelladimettiti, riguardo al quale, in questi giorni, è stata aperta un’inchiesta per attentato alla libertà del Presidente della Repubblica e offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato). L’ultimo trend politico, in ordine di tempo, l’ha scatenato il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. “A me dieci vaccini sembrano troppi ma non sono un medico” aveva risposto il ministro a chi gli chiedeva un commento sulla questione, dopo il rinvio dell’obbligo al 2019 con il decreto Milleproroghe. Su Twitter sotto l’hashtag #PerFontanaSonoTroppi le critiche si sono alternate agli sfottò come “Troppe le 9 sinfonie ma non sono Beethoven” di Angelica Scanu o “Troppi 88 tasti, ma non sono un pianista” di Fernando Carfagna.