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Barcellona, l’ex moglie dell’assalitore ucciso dalla polizia: “Voleva uccidersi perché omosessuale”

Il legale della famiglia, David Martínez, ha spiegato a El Pais che la donna e la famiglia dell'uomo hanno intenzione di presentare un esposto contro la polizia per negligenza. Per il legale la reazione del poliziotto sarebbe stata sproporzionata rispetto al pericolo rappresentato dall'uomo

Non sarebbe stato un attentato terroristico, ma di una crisi di identità sfociata nella volontà di uccidersi. È quanto afferma la ex moglie di Abdelouahab Taib, l’algerino che lunedì è stato ucciso in un commissariato vicino a Barcellona dopo aver aggredito un agente con un coltello inneggiando ad Allah. Il commissario Rafel Comes, responsabile della lotta antiterrorismo, stando agli ultimi aggiornamenti aveva parlato di attentato. Ma il legale della famiglia, David Martínez, ha spiegato a El Pais che la donna e la famiglia dell’uomo hanno intenzione di presentare un esposto contro la polizia per negligenza.

La donna, interpellata dai media spagnoli, ha sostenuto di aver scoperto di recente l’omosessualità dell’ex marito. Ed è stata proprio questa scoperta, come lei stessa ha raccontato alla polizia, la motivazione della separazione tra i due: la donna lo accusava di averla sposata solo per avere i documenti, essendo lei cittadina spagnola. In queste circostanze, il 29enne algerino avrebbe mostrato le prime “idee suicide”, ha sostenuto la donna.

Per queste ragioni, il legale ha affermato al quotidiano spagnolo di “scartare completamente l’ipotesi di terrorismo”. Secondo la famiglia dell’algerino, la reazione del poliziotto è stata esagerata rispetto al pericolo effettivamente rappresentato dall’uomo: da qui l’intenzione di denunciare il comando dei Mossos. Il giudice del Tribunale Nazionale Ismael Moreno ha aperto un procedimento investigativo per l’incidente.

Racconta ancora El Pais che la scoperta dell’omosessualità avrebbe innescato nell’uomo una crisi d’identità: l’uomo era convinto che l’orientamento sessuale sarebbe stato la causa di un allontanamento dalla religione e dalla comunità musulmana. Taib era infatti praticante, ma non era stato segnalato dalle autorità come radicalizzato. I Mossos stanno adesso indagando su una eventuale recente radicalizzazione: sul suo computer – riferisce El Mundo – sono stati ritrovati due video di propaganda di tipo jihadista. Il quotidiano riporta inoltre che, secondo alcune testimonianze, Taib prima di recarsi alla stazione di polizia, avrebbe pregato a lungo in una moschea nelle vicinanze.