Politica

Martina contro Renzi: ‘Ingiuste critiche a Gentiloni’. Sala: ‘Non può più fare guida’. Lui: ‘Io polemico? Solo politica’

Scontri dopo l'assemblea della paralisi e il rinvio del congresso del Partito democratico a febbraio. Il segretario eletto nelle scorse ore risponde al predecessore che dal palco aveva messo sotto accusa l'ex premier. All'attacco anche il sindaco di Milano

Qualcosa si muove dentro il Partito democratico. Dopo l’attacco di Matteo Renzi dal palco dell’assemblea Pd e la non reazione dei big (tutti in rigoroso silenzio), sono intervenuti il segretario Maurizio Martina e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che hanno avuto parole dure nei confronti dell’ex premier. Intervistato dall’agenzia Ansa ha criticato l’ex premier per aver elencato nella sua lista dei 10 motivi della sconfitta provvedimenti e decisioni che vennero presi da Paolo Gentiloni: “Sono critiche sbagliate e ingiuste”, ha detto, “non le ho condivise. Basta dividersi così tra noi, io voglio un Pd diverso. Va attaccata la destra pericolosa ora al governo, non chi di noi ha servito bene il Paese”. Martina però solo ieri dal palco, parlando dopo Renzi, aveva evitato di affrontare l’argomento. Molto duro anche il commento del sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Non può più fare la guida del partito”. A loro l’ex segretario ha replicato poco dopo su Twitter, rilanciando il suo discorso: “Ecco il video dell’intervento di ieri in assemblea Pd. Immigrazione, economia, Europa e molto altro. Se qualcuno vuole confrontarsi su tutto (anche vitalizi o voucher) ci siamo. Da noi nessuna polemica, solo politica: basta ascoltare”.

LA REPLICA DI RENZI – In serata, poi, Renzi ha utilizzato la sua pagina Facebook per allargare la replica. “Mi spiace per chi dentro il Pd insiste a polemizzare sempre e comunque con me – ha scritto – Io però non intendo rispondere a nessuna polemica, solo politica: pronto a confrontarmi con tutti, su tutto, dall’Europa e l’immigrazione fino ai vitalizi o ai voucher. Prima o poi sarà chiaro anche a quelli che insistono con le divisioni interne e le lotte fratricide – ha aggiunto – che stanno attaccando il Matteo sbagliato. Nel frattempo un abbraccio e buona domenica a tutti”. In conclusione del post, infine, l’ex premier ha ringraziato “tutti quelli che – avendo ascoltato davvero il mio intervento di ieri – hanno fatto commenti, critiche e proposte. Il dialogo e il confronto arricchiscono, sempre”.

L’agenzia Ansa, inoltre, ha riportato la presa di posizione di un deputato renziano che però – il che la dice lunga sulla situazione interna al Pd – ha preferito restare anonimo: “Nessuna polemica. Nessuna risposta agli attacchi. Quello che aveva da dire Renzi lo ha detto con chiarezza ieri, davanti all’assemblea: perché dice in faccia quello che pensa, a viso aperto, non si nasconde dietro frasi passate ai giornali” ha detto il parlamentare vicino all’ex segretario, sottolineando che “peraltro mi pare che l’assemblea nazionale del Pd ieri abbia dimostrato in maniera chiara da che parte sta”.

LE CRITICHE DI SALA – L’assemblea Pd è stata la celebrazione di un partito paralizzato: è stato rieletto Martina come segretario e il congresso è stato rinviato a febbraio. L’ex segretario Renzi, dimissionario che aveva promesso avrebbe fatto un passo di lato, ha aperto i lavori e attaccato la minoranza: “Ci rivedremo e perderete di nuovo”, ha detto. Alle sue parole ha replicato oggi il sindaco di Milano Sala, in passato molto vicino a Renzi: “Il suo mi è sembrato un tono inutilmente polemico”, ha detto. E a chi gli ha chiesto se il senatore possa essere ancora la guida del Pd, il sindaco ha risposto: “Non penso in questo momento, stando anche a quello che aveva detto” cioè che “avrebbe fatto un passo indietro. “Non credo che debba essere un candidato per la prossima segreteria e non credo nemmeno voglia farlo. Probabilmente non si tirerà indietro, ma non credo si voglia candidare in maniera diretta”. Secondo il sindaco “non sarebbe un bene per il Pd” perché si tornerebbe al “problema dell’uomo o della donna sola al comando, che è il modello più sbagliato in questo momento perché non c’è una candidatura così forte da poter andare avanti da sola, meglio collegialità”. Il primo cittadino del capoluogo lombardo, inoltre, non si è limitato alla dialettica politica e agli attacchi contro Renzi. Domani alle 18, infatti, incontrerà l’ex ministro Dario Franceschini in un incontro pubblico che sarà l’occasione dopo l’assemblea nazionale di parlare del futuro del Pd. “Domani a Milano con Beppe Sala a parlare del futuro del Pd” ha twittato Franceschini.