Politica

Salvini premier ombra, Di Maio sparito, Conte inesistente. Ecco il cambiamento

Facciamo il punto.

Sono passate circa tre settimane dall’insediamento del nuovo governo, il fantomatico governo del “cambiamento”: il governo Salvini-Di Maio. Bene, alcune cose sono già molto chiare.

La prima è molto evidente: questo governo ha un’impronta di estrema destra. I primi atti, molto propagandistici e poco utili, sono decisi da Matteo Salvini. La gestione dell’immigrazione è vergognosa: hanno usato 629 vite umane per fare propaganda senza ottenere alcun reale risultato per il futuro. E gli sbarchi continui e massicci sono il segno evidente.

Dopo questo, Salvini, il premier ombra, ha annunciato il “censimento” dei rom. Altro slogan ad effetto ma, oltre che incostituzionale, anche irrealizzabile.

Insomma, i problemi dell’Italia e le sue priorità per il governo sono queste. Ovviamente neanche ipotizzate nel simpaticissimo “contratto di governo”. Non si sente più parlare di reddito di cittadinanza, di flat tax, di cancellazione della riforma Fornero, della Buona scuola, ecc.

Il Partito di Di Maio sparito. Segno evidente sono gli ultimi sondaggi: la Lega supera per la prima volta i 5Stelle, gli ex grillini ormai alla deriva. Il tutto mentre il caso “stadio della Roma” ha visto arrestati per la prima volta uomini vicini ai 5Stelle per corruzione. Un quadro preoccupante che rischia di rivelare ulteriori scenari di malaffare. Del vecchio Movimento che gridava onestà e chiedeva dimissioni ai politici per semplici avvisi di garanzia oramai rimane un ricordo sbiadito e una coerenza morta e sepolta.

Il premier Giuseppe Conte è inesistente, utile solo per le cerimonie; un governo oramai leghista. La situazione di questi giorni è già emblematica: nessuno degli esponenti dei 5Stelle riesce a frenare Salvini. Un “cambiamento” davvero imbarazzante. Con buona pace di tutti quei piccoli politicanti che in precedenza erano in ogni programma televisivo per parlare solo male del Pd e di Renzi. Tutti spariti. Non si sentono più. E nei talk show ovviamente non vengono più invitati. Servivano solo per demolire costantemente Renzi e il Pd perché accusati di non essere più di “sinistra”.

Questo è il risultato. Ed è francamente imbarazzante dover ascoltare i soliti opinionisti che si meravigliano ora di quello che sta facendo Salvini al governo: hanno costantemente denigrato il Pd; hanno esaltato l’incompetenza, il populismo e il fascismo insito della Lega e dei 5Stelle per un’antipatia smodata contro il governo Renzi. Oggi questi sono i frutti e altri peggiori ne arriveranno.

Alcuni cercano ancora di giustificare Di Maio. Molti per giustificare i 5Stelle sono diventati ultraleghisti.

Insomma più che un cambia-mento un cambia-faccia completo.

Ed allora a forza di cercare sempre di più una finta sinistra, con il solito chiaro intento di demolire il leader del Pd, certi personaggi e certi elettori (magari anche inconsapevolmente) sono diventati di estrema destra. Questi i fatti. La risposta la conosciamo: e allora il Pd?