Televisione

L’Eredità, Flavio Insinna torna alla conduzione. Il direttore di RaiUno: “Striscia ha esagerato con lui”. La risposta del Tg satirico

Nelle scorse settimane i social si erano immediatamente scatenati, accusando il conduttore di essere molto distante dallo stile dall'amato Fabrizio Frizzi e ricordando le immagini e gli audio che lo riguardavano trasmessi da Striscia la notizia

Flavio Insinna è il nuovo conduttore de L’Eredità, il quiz dei record arrivato su RaiUno il 29 luglio 2002 con la conduzione di Amadeus e poi affidato a Carlo Conti e Fabrizio Frizzi. Angelo Teodoli, direttore di RaiUno, ha ufficializzato la sua presenza nella diciassettesima edizione in un’intervista rilasciata a Il Giornale: “Flavio è un ottimo professionista, un grande intrattenitore, ha dato molto alla Rai.”

Nelle scorse settimane erano circolate indiscrezioni che accreditavano il nome di Insinna proprio alla conduzione del gioco preserale di RaiUno e i social si erano immediatamente scatenati, accusando il conduttore di essere molto distante dallo stile dall’amato Fabrizio Frizzi e ricordando le immagini e gli audio che lo riguardavano trasmessi da Striscia la notizia, rimasti evidentemente nella memoria dei telespettatori. “In tutti i programmi a volte accadono momenti difficili dietro le quinte. Penso che Striscia la notizia abbia francamente esagerato” ha continuato in sua difesa Teodoli. Il tg satirico di Antonio Ricci lo aveva accusato di manovrare il gioco “per fini Auditel” e aveva reso pubblici gli insulti da lui rivolti ad alcuni concorrenti (“sta nana de m****a dovete colpirla al basso ventre”) e collaboratori.

Dopo la sospensione di Affari Tuoi per bassi ascolti, con una media del 15,32% di share nell’access prime time, per Insinna erano arrivate altre esperienze. Da Prodigi a La classe degli asini su RaiUno, passando per Carta Bianca e La Strada senza tasse su RaiTre. Non solo. L’anno precedente si era messo in gioco al sabato sera con Dieci cose, programma ideato da Walter Veltroni. In attesa del nuovo debutto, il conduttore è poi tornato sul piccolo schermo – a Ballando con le Stelle e I Soliti Ignoti – alla ricerca di una “rinnovata familiarità” con il pubblico della prima rete. Da segnalare inoltre la sua presenza nella terza puntata de Il Supplente (registrazione aggiunta all’ultimo momento, scrive il sito di Marida Caterini) il format di Rai2Due prodotto dalla Palomar.

Sarà l’autore Pasquale Romano, ex dottore di Affari Tuoi, a curare il ritorno del “figliol prodigo” Insinna nel preserale di RaiUno provando probabilmente a blindarlo con una conduzione più asciutta tipica del game prodotto da Magnolia. Non è chiaro al momento se Carlo Conti avrà un ruolo da autore o consulente e se presenzierà per poche puntate in una staffetta iniziale contro Caduta Libera di Gerry Scotti.

Inoltre, nelle scorse settimane Dagospia aveva scritto di alcune divisioni all’interno dell’azienda, con una parte del Cda e Rai Pubblicità contrari al rientro in grande stile dell’attore e presentatore romano. Teodoli ha invece deciso di puntare su Flavio Insinna: il pubblico si abituerà alla sua presenza nello storico format del preserale, come sperano a Viale Mazzini, o migrerà su altre reti?

Riceviamo dall’Ufficio stampa e pubblichiamo:

Caro Giuseppe Candela,

nel tuo articolo pubblicato oggi, il direttore di Rai Uno Angelo Teodoli, a proposito di Insinna, dichiara: «In tutti i programmi a volte accadono momenti difficili dietro le quinte. Penso che Striscia abbia francamente esagerato». Striscia non ha esagerato. Il servizio del 31 maggio 2017 (si trova su www.striscialanotizia.it) dimostra le vere ragione dell’ira del conduttore: non un comprensibile (anche se non scusabile) “sbrocco”, piuttosto la rabbia per un “taroccamento” non riuscito. Per pilotare le puntate, infatti, bisognava conoscere i numeri fortunati degli ignari concorrenti, che gli autori abilmente si facevano dire durante il provino. Il numero fortunato della signora della Valle D’Aosta è il 7. E quella sera proprio nel pacco sette ci sono 150.000 euro: tutti sono fiduciosi che il pacco ricco rimarrà fino al termine della puntata, facendo crescere gli ascolti. Ma la signora accetta l’offerta di 45.000 euro della dottoressa: la puntata è rovinata. Nel fuori onda Insinna dice cosa si sarebbe dovuto fare: interrompere la registrazione e convincere la concorrente valdostana («nana di m…») a rifiutare l’offerta della dottoressa, anche con la violenza («La si porta di là, la si colpisce al basso ventre e dici: “Adesso tu rientri e giochi… Mor…cci tua!”»).

Insinna sapeva di essere un intoccababile. In studio invitava, con l’arroganza di chi si sente protetto dall’alto, pubblico, maestranze, collaboratori a fare quello che volevano con la Rai. Sapeva che nessuno avrebbe alzato un dito contro di lui, come continua a succedere anche se non si è mai scusato ufficialmente con la concorrente che ha offeso.

Teodoli, poi, afferma che Insinna «ha dato tanto alla Rai». Di certo non ha dato ascolti e successi. Affari tuoi è stato chiuso (ben prima dello scandalo sollevato da Striscia), per gli ascolti deludenti. Prima c’era stato il fallimento di Il grande match. E, ancora, Dieci cose: «un elefante (nei costi), ma anche un topolino (negli ascolti)». E ci stavamo per dimenticare dell’ultimo La strada senza tasse. Anzi ce ne siamo già dimenticati.

Insomma, Striscia non ha esagerato: se avesse voluto farlo, avrebbe dato seguito ad altre gravi segnalazioni. Non l’ha fatto, per pudore. Pudore che evidentemente difetta a Teodoli. Perché è chiaro che Insinna ha diritto di lavorare, ma è meno comprensibile che i suoi santi in paradiso, a cominciare da Teodoli, si ostinino a farlo passare per vittima. Quando, semmai, le vittime sono le maestranze che hanno lavorato con lui. E che la Rai non ha mai difeso.

Cordialmente,

L’ufficio stampa di Striscia la notizia