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Cinema

Liff 2018: a Milano dal 20 al 24 giugno inediti, capolavori e grandi omaggi

Allo Spazio Oberdan cinque giorni di Cinema capace di sedurre anche il più pretenzioso degli appassionati con un programma di assoluto livello, a cominciare dalla selezione di titoli in concorso

Dopo l’esordio dello scorso anno, il LongTake interactive film festival torna ad animare l’estate di Milano. Dal 20 al 24 giugno, infatti, le sale dello Spazio Oberdan di Milano ospiteranno la seconda edizione della kermesse cinematografica ideata e realizzata da LongTake in collaborazione con Cineteca italiana e con il patrocinio del Comune di Milano. Una cinque giorni di Cinema capace di sedurre anche il più pretenzioso degli appassionati con un programma di assoluto livello, a cominciare dalla selezione di titoli in concorso, tra cui segnaliamo ghost story di David Lowery e Amercan Honey di Andrea Arnold.

Presentato al Sundance film festival, A ghost story si segnala tanto per un cast d’eccezione, capitanato dalla coppia composta da Casey Affleck e Rooney Mara, quanto (e soprattutto) per il minimalismo di una messa in scena che delega la rappresentazione dello spettro a un semplice lenzuolo bianco, indossato proprio da Affleck. Scritto e diretto dalla britannica Andrea Arnold, tra le più intriganti registe del panorama indie contemporaneo, American Honey restituisce, invece, un graffiante ritratto della periferia americana, suburbia di un impero popolato da vite randage eppure palpitanti.

Completano poi la rosa dei film in gara Cell block 99 di S. Craig Zahler, Raw di Julia Ducournau, Zama di Lucrecia Martel, L’empire de la perfection di Julien Faraut, Death in Sarajevo di Danis Tanovic e l’italiano I racconti dell’orso, opera prima di Samuele Sestieri e Olmo Amato. Proprio attorno alla realizzazione de I racconti dell’Orso ruoterà poi una masterclass all’interno della quale gli stessi Sestieri e Amato sveleranno il retroscena di un lungometraggio girato con un budget irrisorio, quasi per scommessa e senza disporre di alcuna troupe eppure in grado di riscuotere il plauso unanime della critica.