Giustizia & Impunità

Genova, 16enne morì dopo aver preso ecstasy: condannato a 5 anni il fidanzato

Adele De Vincenzi era morta lo scorso 29 luglio all'ospedale Galliera dopo aver assunto Mdma con il fidanzato, il 21enne Sergio Bernardin, e un amico, già assolto lo scorso febbraio

È  stato condannato a 5 anni il fidanzato di Adele De Vincenzi, la ragazza di 16 anni morta a Genova il 29 luglio scorso dopo aver assunto Mdma. Sergio Bernardin, 21 anni, è accusato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio. Per lui il pm Michele Stagno aveva chiesto 13 anni di carcere. Il tribunale ha anche disposto il pagamento di una provvisionale di 50mila euro per la parte civile.

Per questa vicenda era stato assolto lo scorso febbraio l’amico Gabriele Rigotti: era in casa sua che la coppia, insieme a un’altra minorenne, aveva consumato la droga che poi avrebbe ucciso Adele. Il pm aveva chiesto per Rigotti la condanna a 8 anni e 8 mesi, ma il giudice Angela Nutini, chiamata a pronunciarsi dopo la scelta del rito abbreviato, ha deciso per l’assoluzione.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra mobile, la droga era stata acquistata a Busalla da un pusher di 17 anni, indagato dal Tribunale dei minori. La giovane si era sentita male in via San Vincenzo, nel centro di Genova, e poi era morta all’ospedale Galliera subito dopo. A chiamare i soccorsi, quella notte, era stato un netturbino che aveva visto la ragazza per terra e gli amici “confusi” che a suo dire “non facevano nulla” e “non volevano chiamare l’ambulanza”. “È arrivata in coma profondo, abbiamo avviato subito la rianimazione, siamo andati avanti per quasi un’ora, ma non si è mai ripresa”, aveva racconta il direttore del pronto soccorso Paolo Cremonesi.