Media & Regime

Governo, “gli hashtag #senzadime e #senzadinoi contro alleanza Pd-M5s sono stati manipolati da otto account”

Il quotidiano online The Vision ha analizzato la genesi delle parole chiave diffuse nei giorni scorsi da chi dichiara di essere contrario all'accordo tra i due partiti: studiando i primi 1000 tweet, si vede che oltre la metà provengono da meno di dieci utenti

La base Pd vuole o non vuole l’accordo per il governo con il Movimento 5 stelle? Mentre il partito ancora discute sull’opportunità o meno di fare un referendum tra i suoi iscritti, si è notata nei giorni scorsi la grande diffusione dell’hashtag #senzadime e #senzadinoi su Twitter. Un fenomeno che è bastato a molti per sostenere che fossimo di fronte a una rivolta della base. Ma, almeno secondo la ricostruzione del giornale online The Vision, si è trattata di una manipolazione ad opera di pochi utenti. Il caso non è nuovo e ricorda, tra gli altri, quello dei falsi profili di terremotati che a dicembre scorso celebravano il rientro a casa dopo il sisma.

Gli autori dell’articolo pubblicato il 20 marzo, Niccolò Barca e Giacomo Antonelli, sono partiti dall’account più citato, ovvero @Monica64512055. L’utente compare in rete per la prima volta “alle 2:26 am del 7 marzo 2018”, ovvero a poco più di due giorni dalle elezioni politiche. L’11 marzo si fa notare perché twitta “1080 volte in una singola giornata” e nella fascia 7-11 marzo usa gli hashtag #senzadime e #senzadinoi 985 volte. Ma non c’è solo Monica a twittare. Secondo l’analisi di The Vision, se si guardano i primi 1000 tweet che hanno fatto balzare in classifica l’hashtag contro il governo Pd-M5s, 519 vengono da 8 account. Tra i più attivi poi ci sono: @renziani, utente che “nelle 4 ore e 20 minuti che servono a #senzadime per raggiungere 1000 tweet lo diffonde 124 volte”, scrive il giornale; @mariadesoli, utente “che pubblica l’hashtag 105 volte nello stesso arco di tempo”. Tra le “coincidenze”, si evidenzia anche che gli account più attivi, ad esempio @roscioliterry, tendono a scrivere il 2 marzo, segue una serie di giorni di silenzio, e poi di nuovo ricominciano il 6. Oppure c’è @antonellamanili che per quattro anni fa meno di 10 tweet all’anno, poi a marzo raggiunge picchi di 150 in 24 ore.

Questo non significa, conclude The Vision, che tutti i tweet siano finti e che non ci siano stati utenti che abbiano realmente espresso la loro contrarietà all’idea di un’alleanza tra grillini e democratici. Ad esempio, scrivono, dei “primi 71.000 tweet, 13.355 vengono da account diversi”. Questo però non toglie che per riuscire a garantire la diffusione dell’hashtag è stato necessario che pochi account, appunto otto in questo caso, spingessero l’idea.