Cultura

E-book e e-reader, quale futuro? Tra i giovani spopola Wattpad

Qual è il futuro dell’e-reader? Cos’è Wattpad e perché spopola tra i giovani? Due domande a cui Tempo di Libri ha cercato di dare una risposta. L’edizione 2018 della fiera internazionale dell’editoria, tenutasi dall’8 al 12 marzo a Milano, ha centrato l’obiettivo per numero di visitatori e per il buon livello degli incontri. Di carne al fuoco ce n’era veramente per tutti i gusti, anche sul fronte editoria digitale. Al Digital Cafe si sono affrontati molti argomenti, in particolare desidero soffermarmi sull’incontro dedicato al futuro di e-book e e-reader e su quello che ha esaminato il fenomeno Wattpad.

Se in un libro di carta contenuto e supporto sono inscindibili, in digitale corrispondono a oggetti diversi. Sul futuro dei dispositivi di lettura si sono confrontati Gino Roncaglia, Gregorio Pellegrino e Fabrizio Venerandi. Laureato in filosofia, Gino Roncaglia è professore associato presso l’Università della Tuscia, dove insegna Informatica applicata alle discipline umanistiche e Applicazioni della multimedialità alla trasmissione delle conoscenze, è stato tra i pionieri dell’utilizzo di internet in Italia ed è socio fondatore dell’associazione culturale Liber Liber dove si trovano oltre 4000 e-book gratuiti. Roncaglia ha evidenziato, tra l’altro, le difficoltà degli strumenti software attuali nel gestire le note, evidenziando che pochi e-reader sono attrezzati per una gestione complessa quale quella dei libri di testi scientifici.

Mentre Fabrizio Venerandi, scrittore e poeta, nel 2010 ha fondato con Maria cecilia Averame la casa editrice digitale Quintadicopertina, ha sottolineato la profonda differenza tra un prodotto che nasce digitale e quello che è la semplice trasposizione su e-book di un libro cartaceo. Il primo può usufruire di tutte le potenzialità fornite dalla tecnologia, mentre il secondo si limita a riproporre il testo in digitale. Per Venerandi è necessario pensare un modo nuovo di scrivere, infatti ha presentato la poesia elettronica con versi instabili che mutano nel tempo e si ricompongono: più lunghi durante il giorno e più brevi la notte.

Infine, Gregorio Pellegrino, ingegnere informatico e consulente della casa editrice Effatà, ha posto l’accento sugli aspetti più tecnici legati agli standard, in particolare sui numerosi interrogativi che sono nati nello sviluppo dell’ePub3. Non è facile mettere d’accordo le menti creative degli editori con quelle tecnologiche degli sviluppatori. Inoltre, vi è una sostanziale differenza tra una pubblicazione digitale e un sito web, tra un testo di narrativa e uno scientifico. In Giappone il digitale è tutto su ePub3 e in Francia stanno procedendo alla conversione. In Italia la situazione è molto diversificata.

E ora passiamo al fenomeno Wattpad. Nato a Toronto dall’idea di due ingegneri, l’elettronico Allen Lau e l’informatico Ivan Yuen, Wattpad è una piattaforma online che unisce una comunità multilingue di scrittori e lettori tramite sito web o app su dispositivo mobile. La registrazione al sito è gratuita, ma c’è anche la possibilità di accedervi utilizzando il proprio profilo Facebook o account Google. Gli utenti hanno l’opportunità di leggere e pubblicare racconti originali o fanfiction, suddividendoli in categorie in base al genere. E i numeri sono da capogiro: 40 milioni di utenti, 80 milioni di storie pubblicate, un’app che genera l’85% del traffico in rete.

A Tempo di Libri era presente Cristina Chiperi che, con la sua prima trilogia, ha avuto 50 milioni di visualizzazioni in Italia. Il suo romanzo Starlight è stato acquistato e pubblicato da Fanucci e ha venduto 175mila copie. Ora l’autrice è passata a Garzanti, ma continua a pubblicare su Wattpad. E, secondo Chiara Codecà, giornalista esperta di strategie di comunicazione, crossmedia e fan culture, è solo la punta di iceberg. In Italia vi è anche il portale EFP Fanfiction che ha oltre 1,4 milioni di iscritti con una partecipazione molto attiva. Insomma l’editoria, grazie alla rete e al digitale, sta scoprendo nuovi modi di arrivare ai lettori che non sono semplici fruitori ma dialogano con l’autore partecipando alla realizzazione del romanzo.