Elezioni Politiche 2018

Il seme sterile della razza bianca

[Ogni giorno le persone si allontanano dalla Chiesa
e tornano a Dio]
Lenny Bruce

Traumatizzati dall’impietoso confronto con l’immigrato brutto, cattivo e stupratore, gli italiani non scopano più neanche per sbaglio. E se lo fanno, stanno ben attenti a non procreare. Sia mai che nasca femmina, e poi da grande incontri uno di quei negracci brutti e cattivi. Viva la razza bianca! Ma solo finché c’è, cioè non per molto: tra ftalati vari (che fanno venire il cazzetto e cadere i peli) e i fertility day di Beatrice Lorenzin (che fanno cadere le palle) il maschio bianco è in via di estinzione. Moriremo tutti, gridava Lenny Bruce. E dio lo voglia.

Perché se l’alternativa è la becera conservazione della razza che questa campagna elettorale ci sta propinando, tanto vale farla finita il prima possibile. E non parlo dei fascisti. Quelli sono fascisti, non c’è niente da aggiungere (che poi in Italia non si potrebbe, ma vabbè: tout est pardonné). Parlo della caricatura della sinistra. Il buon ministro Minniti oggi ci informa, in contemporanea su Repubblica e Stampa, che lui aveva previsto il caso di Macerata. Lui aveva visto “dieci mesi fa” il rischio che un pusher strafatto tagliasse a pezzi una ragazzina e che uno psicopatico fascista pensasse bene di sparare (dalla macchina, mai ‘na volta si è visto un fascista che rischia qualcosa in proprio). Per questo ha cambiato la politica sui flussi migratori. Per questo abbiamo riempito di soldi la Libia e gli altri paesi nordafricani: tenetevi i migranti, lo facciamo per il loro bene, altrimenti Traini spara a tutti.

Solo che non è servito a un cazzo. Perché mentre Minniti si preoccupava di tenere fuori dalla porta i neri, Traini poteva girare con una pistola e due caricatori e sparare come fosse l’apertura della caccia al fagiano.

Caro ministro, le consiglio di leggere le poche intelligenti parole di un noto cuor di leone come il suo collega di partito Andrea Orlando: “Si è incominciato a discutere sul nesso tra immigrazione e questo atto di Traini, come se potesse trovare una giustificazione. Se un nostro concittadino avesse fatto una cosa del genere all’estero, cosa sarebbe stato detto?”.

Glielo anticipo io: un cazzo di niente. Nel nostro Paese non mancano pluriomicidi, assassini senza scrupoli e stupratori seriali. Abbiamo molestatori nostrani, una bella schiera di pedofili e anche una storia densa di mutilatori che ci avevano preso gusto. Ma non risulta che l’Austria impedisca ai siciliani di passare dalle autostrade temendo il tritolo. O che i francesi ci impediscano di prendere il Tgv per evitare di saltare in aria in galleria. Né che i toscani siano sottoposti a restrizioni per via del mostro di Firenze e che i film di Muccino siano stati banditi dalle sale dopo le accuse del fratello.

Se Orlando avesse il carisma che ha lei, caro Minniti, avrebbe anche il coraggio di chiamare a raccolta contro un male che si chiama fascismo e si declina nel razzismo, nella mancanza di condivisione, di senso sociale e della vita pubblica. Se non lo fa lui, lo faccia qualcun altro: il fascismo non si tollera, non si ammorbidisce, non si giustifica. Men che mai ora che dilaga. Chi lo nega – come Salvini, Berlusconi e Meloni – mente a fini di lucro: il fascismo è già qui, pervade ogni cosa, e i nostri hanno disperatamente bisogno di aumentare la propria rappresentanza. Senza cura alcuna per quel che rappresentano. Invece di compulsare su Twitter i vostri piccoli pensieri meschini, andatevi a rileggere cosa successe negli anni immediatamente precedenti all’avvento dell’ometto chiamato iperbolicamente duce.

Oppure alzate gli occhi da quello stramaledetto telefono e osservate Trump.

Compresa la sinistra che da 25 anni fa sempre la stessa cosa: va dove tira il vento. Timida e vergognosa persino nell’inseguire, ma ci va. Cosicché la destra vince sempre (perché l’originale vince sempre) e i valori della sinistra sono morti. E via tutti felici a dire che destra e sinistra non esistono più. Tana libera tutti: se non c’è destra non c’è fascismo alla sua destra. Se non c’è sinistra non ci sono più i diritti, e uno come Di Maio ha tutto il diritto di andare in giro a dire che il M5s non è né dell’una né dell’altra parrocchia: M5s ha il programma.
Bello, bellissimo. Mi ricorda la quarta liceo, quando due tizi del Fronte della gioventù si candidarono rappresentanti di istituto: “La nostra è una lista apartitica e apolitica”. Esticazzi

Via di questo passo, tutti si sentono argine a qualcosa: M5s era l’argine al populismo, Salvini ha avuto il coraggio di proclamarsi argine al razzismo (!) e Berlusconi è autoproclamato argine all’antipolitica. Poi c’è Renzi. Che da argine all’egoismo d’Europa (qualcuno se lo ricorda mentre donava Fuocoammare ai ministri Ue?) è rimasto argine solitario di un fiume irrimediabilmente in secca.

Cari tutti, sappiate che per il 2017 l’abbiamo sfangata: il saldo negativo tra vivi e morti è di 183mila persone. Ma i nuovi immigrati sono 184mila. Tiè…

Solo che voi vi preoccupate unicamente della vecchietta scippata per non perdere il suo voto, vi preoccupate dell’evasore e del costruttore abusivo. Ma intanto le fabbriche bruciano e le scuole crollano (cit.).

Così che quando l’ultima vecchietta morirà – e se non sarà domani sarà il giorno dopo – finalmente non resterà nessuno che possa votarvi.