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Honduras non è solo Isola dei famosi, ma sangue e repressione

Ci sono morti di serie A e di serie B a seconda che questi facciano parte di paesi a cui vendiamo armi o governati da “amici” o nel quale invece governano politici che attuano politiche eterodosse?

C’è da chiederselo quando si assiste al trattamento che i  cosiddetti “mezzi di informazione” riservano, a parità di distanza dal nostro paese, a fatti che dovrebbero essere raccontati con la stessa evidenza, ma che invece vengono o esagerati o minimizzati, per non dire celati.

Lo si vede con le vittime innocenti della guerra civile in Yemen, bombardate dall’Arabia Saudita con l’appoggio occidentale e le bombe fatte in Sardegna o i manifestanti morti in Honduras, almeno 22 uccisi da parte delle forze armate, ma di cui non si sente parlare. Perché?

Eppure tenendo conto del fatto che il paese del Centro-America conta solo 7 milioni di abitanti i media dovrebbero occuparsene ancora con più foga di quanto hanno fatto con il Venezuela (che conta 30 milioni di abitanti).

Invece cercando notizie di questo Paese sui principali mezzi di informazione italiani, il risultato che esce più spesso è: “l’isola dei famosi”.