Televisione

Marina Ripa di Meana, le sue ultime ore raccontate dal figlio adottivo: “Non l’ho mai vista felice come lo scorso Natale”

Andrea Cardella, il suo assistente dagli anni 90 e figlio adottivo dal 2010, racconta a Domenica Live gli ultimi giorni trascorsi insieme a Marina

Le ultime ore di Marina Ripa di Meana sono state raccontate in tv da Andrea Cardella, il suo assistente dagli anni 90 e figlio adottivo dal 2010. “Ho conosciuto Marina tramite un’amica dei genitori. Sapeva che ero un suo fan e un bel giorno mi prese un appuntamento con lei. Andai a casa sua, lei uscì dalla porta e mi sembrò una dea. Facemmo un colloquio, poi lei partì per l’America con la promessa di richiamarmi al suo ritorno. Io non ci speravo, invece dopo poco iniziammo a lavorare insieme. Nonostante fossimo sempre insieme, le ho sempre dato del Lei”, ha ricordato nel salotto di Domenica Live su Canale 5.

Andrea ha vissuto accanto alla trasgressiva e coraggiosa Marina la sua lunga lotta contro il cancro. “Il giorno di Natale ha voluto festeggiare insieme con tutta la sua famiglia. Non l’avevo mai vista così felice. Poi, qualche giorno dopo, vedeva che non c’erano miglioramenti e ha chiamato Maria Antonietta Farina Coscioni per capire cosa fare”. Così, ha deciso di andarsene seguendo la strada dei palliativi.

Gli ultimi momenti sono stati toccanti per lui: “Erano le 19 di sera e lei era nella sua camera da letto. Mi fece chiamare dall’infermiera, perché mi voleva accanto a sé negli ultimi momenti. Mi fece sedere accanto a lei e mi chiese di stringerle la mano. Le sono stato accanto finché non si è addormentata per sempre. Il giorno dopo, alle 16, è morta”. Quindi Andrea ha confermato un retroscena sul marito Carlo Ripa di Meana: “Due sere prima di andarsene, lei volle cenare con lui per salutarlo. Carlo ha 88 anni e i classici mali d’età: Marina non voleva farlo soffrire. Quando se n’è andata, lui si trovava nella sua stanza accanto, perché loro dormivano da sempre in stanze separate, e ha scoperto la notizia dai telegiornali: è scoppiato a piangere”.