Fatti a motore

Porsche, un 2017 da record. Aspettando l’elettrica pura Mission E

La filiale italiana della casa di Zuffenhausen ha archiviato un'annata da primato, con 5.534 vetture vendute nel nostro Paese. Nel 2018 previste novità di prodotto, ma soprattutto una preparazione all'arrivo di quella che sarà la prima elettrica della storia del marchio tedesco, previsto per la seconda metà del 2019

Non un anno banale per Porsche, quello appena passato. La filiale italiana del Cavallino di Stoccarda ha appena archiviato una stagione record, con 5.534 auto consegnate ai clienti del nostro Paese: oltre il 7% in più rispetto al 2016. A ben vedere, l’apice di un trend virtuso che dal 2013 ha visto le vendite crescere complessivamente dell’80%.

La parte più sostanziosa del “bottino” italiano la casa tedesca la deve alla Macan, venduta in 2.640 “pezzi” (+4%). Al secondo posto si è piazzata con 938 pezzi (+2%) l’immarcescibile 911, di cui nel 2017 è stata costruito il milionesimo esemplare. Terza piazza per la Cayenne con 848 immatricolazioni, il 27% in meno rispetto al 2016: il suv premium ha pagato l’arrivo della nuova generazione, in rampa di lancio in questi mesi. Ma rimane comunque un punto di riferimento, visto che dal 2002 ne sono state prodotte 770 mila. Dopo le prima tre best-seller c’è la 718, che è stata scelta da 557 clienti nelle sue due varianti Boxster e Cayman.

Il 2018 sarà un anno di novità, ma soprattutto di preparazione. Già, perché il d-day del nuovo corso è fissato per la seconda metà del 2019, quando arriverà la versione definitiva della concept Mission E, ovvero la prima Porsche totalmente elettrica. Avrà un listino tra i 90 e i 100 mila euro e nascerà sull’inedita piattaforma J1, per allestire la quale a Zuffenhausen stanno costruendo una fabbrica nella fabbrica (con relative complicanze logistiche) e assumendo altre 1.500 persone. Ma non poteva che essere così: la nuova nata sarà una Porsche al 100%, ed è giusto che nasca laddove si è fatta la storia del marchio.

Nel frattempo, come detto, la preparazione all’evento. Che passa per scelte ben precise e coerenti. Come quella di partecipare, dal prossimo anno, al campionato del mondo di Formula E: una vetrina, quella delle monoposto elettriche, a cui difficilmente si poteva rinunciare per ragioni di visibilità nella stagione in cui arriva la prima vettura a batteria.

Batteria, quella della Mission E, che a fronte di prestazioni comunque sportive (la variante più potente dovrebbe avere 500 kW, ovvero l’equivalente di circa 680 cavalli) garantirà un’autonomia di 500 chilometri. E la possibilità di “ripristinarne” 400 in soli 15 minuti grazie a una rete di ricarica veloce installata nei concessionari europei di Porsche, dotati di colonnine da 320 kW. La prima delle quali vedrà la luce a Berlino.