Diritti

Ius soli, Berlusconi: “No a cittadinanza. Odiano cristiani, ebrei e lo Stato”. Ma la maggioranza degli aspiranti è cristiana

L'ex Cavaliere intervistato da Fabio Fazio ha bocciato ancora e definitivamente la legge per la riforma che difficilmente vedrà la luce entro la prossima legislatura. Ma se non stupisce la presa di posizione politica, resta il fatto che nelle sue dichiarazioni ci sono informazioni false che vengono smentite dai dati della Fondazione Leone Moressa

“No alla fiducia sullo Ius soli intanto perché i trafficanti di uomini avrebbero un argomento forte per dire guardate che in Italia è più facile conquistare la cittadinanza”. Inoltre, “alcuni di loro odiano i cristiani, gli ebrei, lo Stato italiano, non si può dare loro la cittadinanza italiana solo perché è hanno frequentato una scuola”. Tra le tante dichiarazioni dell’ex Cavaliere Silvio Berlusconi durante l’intervista di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” che hanno fatto discutere, c’è anche quella che sancisce definitivamente la bocciature della riforma della cittadinanza. La posizione del leader di Forza Italia sul ddl che, salvo colpi di scena, rischia di non vedere la luce nemmeno in questa legislatura, non stupisce politicamente, ma contiene una serie di informazioni false che vengono smentite non appena vengono associate ai dati.

Secondo infatti lo studio della Fondazione Leone Moressa, rilanciato nei mesi scorsi più volte dai giornali, se si fa uno studio sugli alunni stranieri che hanno frequentato le nostre scuole nell’anno scolastico 2015/2016, si può vedere che la platea dei beneficiari della riforma sarebbero 815mila minorenni. Di questi: 157mila sono romeni, 111mila albanesi, 102mila marocchini, 45mila cinesi, 26mila filippini, 25mila indiani, 25mila moldavi, 19mila ucraini, 19mila pakistani e 18mila tunisini. E se ipotizziamo che alla nazionalità coincida la religione prevalentemente professata nei Paesi d’origine, ne deriva che i futuri italiani saranno per la maggior parte provenienti da famiglie cristiane. E di questi solo il 38,4 per cento sono musulmani. I dati li ricorda sempre la Fondazione Moressa: i potenziali “nuovi italiani” professano la religione cattolica o protestante (16,1%), ortodossa (28%), islamica (38,4%), buddista (1,8%), induista (3,1%), nessuna fede (12,6%). Per quanto riguarda la presenza sul territorio, che è però cosa diversa da chi aspira ad avere la cittadinanza con la riforma sullo Ius soli, secondo l’Istat attualmente in Italia ci sono 454mila marocchini, ma anche 441mila albanesi, 318mila cinesi, 234mila ucraini, 162mila filippini, 157mila indiani, 137mila egiziani, 132mila bengalesi, 130mila moldavi e 118mila pakistani.

Berlusconi ha detto una cosa falsa anche quando ha affermato che “non si può dare loro la cittadinanza italiana solo perché hanno frequentato una scuola”. Infatti, la legge che giace quasi dimenticata in Senato, in Italia sarebbe introdotto lo Ius soli temperato secondo cui la cittadinanza non si acquisisce automaticamente se si nasce in Italia, ma a determinate condizioni: uno dei due genitori deve trovarsi nel nostro Paese da almeno 5 anni e deve avere il permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo (cittadini extra Ue) o il diritto di soggiorno permanente (cittadini Ue).