Musica

Infortunio per Franco Battiato: doppia frattura a femore e bacino. Cancellati tutti i concerti di novembre

E' la seconda volta che il maestro siciliano si rompe il femore, la prima nel 2015. Cancellate le date di Fasano, Lugano, Torino e Brescia. I tempi per la completa ripresa del cantautore non sono chiari, certo è che la doppia frattura gli richiederà un lungo periodo di convalescenza

Doppia frattura per Franco Battiato: il cantautore siciliano ha avuto un incidente domestico nella sua casa di Milo, nel catanese. Una caduta che gli ha causato la frattura del femore e del bacino. L’infortunio ha costretto Battiato ad annullare tutti i concerti in programma per il mese di novembre e ancora non è stata definita una data per il recupero. I tempi per la completa ripresa del cantautore non sono chiari, certo è che la doppia frattura gli richiederà un lungo periodo di convalescenza. E’ la seconda volta che il maestro siciliano si rompe il femore: la prima, nel 2015, fu a causa di una caduta dal palco durante un concerto a Bari. Ancora non si sa se la gamba interessata dall’incidente è la stessa.

Come si legge sulla pagina Facebook di Franco Battiato, i concerti cancellati per ora sono quattro: quello dell’8 novembre a Fasano, del 10 novembre a Lugano, dell’11 novembre a Torino e del 14 novembre a Brescia. A breve saranno rese note anche le modalità per il rimborso dei biglietti:  l’International Music and Arts, la compagnia di produzione dei concerti di Battiato, ha fatto sapere che tutte le informazioni saranno pubblicate sul sito del cantautore e sulla sua pagina Facebook.

Classe 1945, Franco Battiato è uno dei cantautori italiani più particolari ed eclettici. La sua carriera iniziò a diciannove anni, quando dopo la morte del padre arrivò a Milano e iniziò a suonare canzoni tipiche siciliane con la chitarra al Club 64, dove c’erano Paolo Poli, Enzo Jannacci, Lino Toffolo, Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, Felice Andreasi, Bruno Lauzi. Lì fu notato da Giorgio Gaber che lo lanciò come chitarrista di Ombretta Colli. Iniziò così a farsi strada nel mondo della musica leggera alla fine degli anni Sessanta ma riuscì presto a passare da quel genere così orecchiabile all’elettronica d’avanguardia fino alla musica operistica e sacra, per poi mutare di nuovo direzione, trovando il grande successo con dischi di più facile ascolto. Suoi sono successi come “L’Era del Cinghiale Bianco”,  “La voce del padrone” e “La Cura”, uno dei brani più celebri.