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Putin seleziona la nuova classe dirigente con un maxi-concorso: ‘Leader of Russia’

Già 20mila le iscrizioni. Ai 300 più meritevoli verrà offerta una borsa di studio da 14.700 euro e potranno confrontarsi di persona con alti dirigenti dello Stato e del mondo imprenditoriale, avendo come tutor il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il presidente di Sberbank Gherman Gref e la numero uno della Banca centrale Elvira Nabiullina. Il leader del Cremlino punta anche sui social: pronta una campagna su Telegram per conquistare i più giovani

Leader non si nasce. E’ tempo di diventare uno di loro”, si legge sul sito internet dedicato all’ultima trovata del Cremlino: niente più lobby, favoritismi e corruzione, Vladimir Putin è alla ricerca della nuova classe dirigente russa con un maxi-concorso annuale, “Leader della Russia”. Il progetto, annunciato dal primo vicecapo dell’amministrazione presidenziale Sergey Kirjenko la scorsa settimana, mira a dare spazio ai nuovi volti della politica attraverso una selezione per competenze, titoli ed esperienze. Come accedere? Basta essere cittadini russi, non avere più di 50 anni e godere di un’esperienza manageriale di almeno 5 (verrà data possibilità anche agli under 35 con un minimo di 2 anni di esperienza lavorativa in una posizione manageriale).

C’è tempo fino al 6 novembre per mandare la propria candidatura, poi partiranno le selezioni: i candidati dovranno prima passare un test online che certifichi le loro capacità intellettive e gestionali, per poi passare ai gironi di qualificazione e semifinali. Ai 300 partecipanti più meritevoli verrà offerta una borsa di studio del valore di un milione di rubli (14.700 euro), da utilizzare per la loro formazione in qualsiasi università russa. Ma non solo, i primi 300 classificati potranno confrontarsi direttamente con alti dirigenti dello Stato e del mondo imprenditoriale, avendo come tutor il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il presidente di Sberbank Gherman Gref, il presidente della Banca centrale russa Elvira Nabiullina e lo stesso Kirjenko, solo per citarne alcuni.

I 100 finalisti verranno invece selezionati a febbraio 2018, a solo un mese dalle elezioni presidenziali, e oltre a frequentare l’Alta Scuola di Pubblica Amministrazione dell’Accademia russa delle Scienze per 9 nove mesi, saranno i volti della nuova classe dirigente russa.

La mossa di Putin – Con un’età media di 60 anni, il Consiglio di Sicurezza del neo sessantacinquenne Putin si potrebbe quindi trovare davanti ad uno svecchiamento e ricambio della classe dirigente. Il presidente, intento ad includere gli under 50 nella attività politica del Paese, ha infatti già licenziato 19 governatori regionali nell’ultimo anno. Le motivazioni? Scandali per corruzione, gestione delle proteste e pensionamenti. A rimpiazzare i ‘vecchi’ governatori, giovani brillanti appena usciti dalla stessa scuola di pubblica amministrazione che frequenteranno i nuovi leader della Russia. In attesa di vedere come andrà il concorso, le candidature nelle prime 20 ore dal lancio sono state ben 20mila. Bisognerà aspettare comunque febbraio, a ridosso di quelle elezioni di cui nessuno ha ancora voglia di parlare.

Il 18 marzo 2018 la Russia andrà infatti alle urne per eleggere il nuovo presidente e Vladimir Putin continua a prendere tempo: potrebbe comunicare solo a fine dicembre la sua decisione di ricandidarsi, salvo sorprese. A pochi mesi dalle elezioni però, dopo l’esclusione dalle presidenziali dell’avvocato blogger Aleksey Navalny, il leader del partito Russia Unita sembra non avere rivali, anche tra i giovani. Anzi, secondo un sondaggio appena pubblicato dal quotidiano russo Izvestija, il 47% degli studenti russi voterebbe nuovamente per Putin se si ricandidasse per la presidenza. Ed è proprio ai nati dopo la caduta dell’Unione Sovietica che il presidente in carica vuole puntare per mantenere i suoi consensi, avendo nel mirino quella fascia di elettorato cresciuta con un solo presidente al comando.

Il futuro nei giovani – Il concorso che punta a cercare i nuovi leader politici è solo la punta dell’iceberg: secondo indiscrezioni della stampa russa, il Cremlino è infatti pronto a lanciare 100 canali anonimi sulla piattaforma di messaggistica made in Russia Telegram. I contenuti dei messaggi, di carattere politico, saranno diffusi da giornalisti e uffici stampa agli utenti di 24 città della Russia, dalle principali Mosca, San Pietroburgo, Rostov sul Don fino a Murmansk e Novosibirsk, e punteranno a raggiungere soprattutto i giovani che utilizzano Telegram – ogni mese sono 100 i milioni di utenti attivi sulla piattaforma, circa 7 volte di meno di quelli su WhatsApp.

A conquistare i giovani potrebbero comunque essere ancora le parole del presidente Putin, presente anche all’evento di inaugurazione del Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti appena iniziato a Sochi. Davanti a 20mila ragazzi provenienti da 180 paesi, Putin ha così incassato migliaia di applausi: “Costruite il vostro futuro, cercate di cambiarlo, di renderlo migliore. Avete le forze per fare qualsiasi cosa, l’importante è andare sempre avanti”. Prima di conoscere chi saranno i nuovi leader della Russia, i riflettori saranno tutti puntati sulle prossime mosse del presidente, concorsi a parte.

di Maria Michela D’Alessandro