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Francesca Chaouqui contro Papa Francesco: “Non citare frasi a cavolo, non sei l’abbronzato Obama”

La donna al centro dello scandalo Vatileaks 2 contro il Pontefice, reo di aver twittato una citazione de Le Confessioni di Sant'Agostino: "Manco l'hai letto"

Papa Francesco? “Cita frasi a cavolo dai libri” che, per inciso, non avrebbe neanche letto. E potrebbe anche impegnarsi, Sua Santità, ma “tanto il record dell’abbronzato non lo batti”. Francesca Immacolata Chaouqui si è scatenata su Twitter contro Bergoglio, reo di aver scritto un post con una citazione de Le Confessioni di Sant’Agostino. “Ci hai fatti per Te e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te”, aveva scritto lo staff del Pontefice negli scorsi giorni.

E Chaouqui, la donna al centro dello scandalo Vatileaks 2, non ha resistito alla tentazione di rispondere al Papa. “Santità non sei Barack Obama, non citare frasi a cavolo di libri che manco hai letto che tanto il record dell’abbronzato non lo batti”. Proprio così, tutto d’un fiato. Il tweet, inviato due giorni fa, continua a girare sul web. Anche perché Chaouqui è molto seguita sul popolare social network e già nelle scorse settimane i suoi post erano finiti su tv e giornali per l’alluvione in Nepal. Proprio lì, infatti, si trovava in vacanza e aveva chiesto aiuto viste le difficoltà nella zona del suo resort.

Prima un allarme generale, poi si era rivolta direttamente al ministro degli Esteri e al segretario del Pd Matteo Renzi, citandoli. “Angelino Alfano siamo bloccati a Chitawan – scrisse – Il fiume ha esondato, l’albergo è allagato, siamo senza acqua ed elettricità. Unici italiani. Aiuto”. Poco dopo aveva coinvolto anche l’ex premier: “Per favore Matteo, aiutaci. Non abbiamo risposta da Farnesina, l’acqua sta salendo”.

Chaouqui, già membro della Commissione pontificia sulle finanze vaticane,venne condannata a 10 mesi (pena sospesa) per aver “concorso nel reato commesso da Lucio Ángel Vallejo Balda”, ovvero la divulgazione di notizie che hanno generato lo scandalo Vatileaks 2. Dopo la sentenza aveva annunciato di avere ancora dei documenti a disposizione e di voler scrivere un libro “per raccontare a mio figlio Pietro la verità su questo processo”. Il libro venne poi effettivamente pubblicato lo scorso gennaio.