Politica

Monza, polemiche per il nuovo assessore Arbizzoni vicino ai neonazi di Lealtà Azione

Il sindaco ha nominato allo sport l'esponente dell'estrema destra che già in passato aveva fatto parte della giunta cittadina ed era stato consigliere. Lui si difende: "Attacchi in malafede. Sono solo un patriota". Ad appoggiarlo anche il collega Pd su Facebook: "Ha profondo senso della democrazia"

E’ polemica sulla nuova giunta di centrodestra di Monza. Il sindaco Dario Allevi, vincitore del ballottaggio all’ultima tornata elettorale, ha infatti firmato il 10 luglio scorso il decreto di nomina degli assessori e delle rispettive deleghe. Fin qui, tutto regolare. Tranne per un nome: Andrea Arbizzoni. Il nuovo membro della giunta con incarico allo Sport, eletto in lista come indipendente per Fratelli d’Italia, è considerato vicino alla formazione neonazi di Lealtà Azione. Arbizzoni era già stato assessore a Monza (2009-2012) e consigliere comunale, ed è il primo esponente di un gruppo neonazi a ricoprire tale incarico. Lui si è difeso, prima sul giornale locale online il Cittadino: “Sono solo un patriota”, ha detto. E poi su Facebook, dicendo di ricevere “attacchi in malafede”. A difenderlo è stato il collega e consigliere dem Marco Lamperti: “Da avversario politico”, ha scritto, “posso dire che ha certamente legami con la destra sociale e sicuramente si definisce un uomo di destra. Detto questo non è un nazista e anzi ha un profondo senso della democrazia”. Il neo assessore allo sport, con deleghe a eventi, tempo libero, partecipazione e consulte di quartiere, intervistato dal giornale locale online il Cittadino, si è difeso dicendo di essere solo “un patriota”. Intanto la polemica per la sua nomina è arrivata anche in Parlamento e proprio nei giorni in cui non mancano le discussioni per il ddl antifascismo. L’ex Pd Lucrezia Ricchiuti, ha presentata un’interrogazione parlamentare, denunciando l’ingresso “in Consiglio comunale di veri propri fascisti”.

Lealtà Azione è una formazione di estrema destra che con CasaPound è stata protagonista della parata al cimitero Maggiore di Milano il 29 aprile scorso, quando i neofascisti si sono radunati per rendere omaggio ai caduti della Rsi e ai militanti uccisi negli anni Settanta, Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi. Dietro il gruppo di Lealtà Azione c’è il movimento degli Hammrskins, network internazionale nato negli anni ’80 dopo la scissione con il Ku Klux Klan americano e ispirato da idee neonaziste. Sul loro sito ufficiale, si definiscono una “libera associazione di promozione culturale e sociale” che si pone come fine quello di “realizzare una comunità umana, al tempo stesso politica, spirituale e intellettuale”. Il movimento nato a Milano nel 2011 è diventato tra i più numerosi e organizzati dell’estrema destra lombarda.