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Sesto San Giovanni, la fine della sinistra nell’ex Stalingrado d’Italia: “Non c’è più la classe operaia”

“Si respirava nell’aria un possibile cambiamento, il centrodestra ha vinto con promesse e paura – dicono due signore ai giardini di Sesto San Giovanni -. Manca l’onestà, i sestesi si erano stufati di questa sinistra” aggiungono due signori. E’ la Sesto del day-after, quella che dopo 72 anni si è risvegliata senza un governo di centrosinistra. A dare una spiegazione più razionale ci pensano gli operai della General Electric, simbolo della lotta operaia in una Sesto che di operai non ne ha più: “Prima c’erano centinaia di aziende e migliaia di dipendenti, ora sono rimaste tre fabbriche, la nostra occupata per mancanza di lavoro”.