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Casa Bianca, gaffe social: nella didascalia della foto di gruppo manca il nome del ‘first gentleman’

Gauthier Destenay, di professione architetto, ha sposato il premier lussemburghese Xavier Bettel due anni fa. Il suo nome non compariva fra quello dei consorti dei leader della Nato ritratti nell'immagine. Dopo le proteste degli utenti lo staff è corso ai ripari aggiungendolo

Scivolone diplomatico della Casa Bianca su Facebook: sull’account ufficiale, fra le foto del viaggio presidenziale, ce n’è una che ritrae tutti i coniugi dei leader della Nato al castello reale di Laeken a Bruxelles. Ma nella prima versione, postata alle 4:19 del 27 maggio, la didascalia pubblicata a fianco presentava tutti i consorti tranne uno. Mancava infatti il nome di Gauthier Destenay, l’architetto che due anni fa ha sposato il premier del Lussemburgo Xavier Bettel rendendolo il primo leader europeo a unirsi in matrimonio con una persona dello stesso sesso. Una “dimenticanza” che i commentatori hanno immediatamente notato e criticato, costringendo lo staff, dieci ore più tardi, a correre ai ripari aggiungendo il nome.

Nella foto, scattata dalla fotografa ufficiale della Casa Bianca Andrea Hanks, compaiono Melania Trump, la regina Matilde del Belgio, Emine Erdoğan, le first lady di Islanda, Slovenia, Belgio, Norvegia e Francia e il “first gentlemen” Destenay, appunto. In molti hanno notato anche che Brigitte viene presentata con il nome da nubile (Trogneux) e non come Brigitte Macron, nonostante sia sposata dal 2007.

Gli utenti si sono subito scatenati in una pioggia di commenti poco lusinghieri: “Vergogna, avete deliberate omesso Gauthier perché omosessuale”, “Gli dovete delle scuse, è una mancanza di rispetto”, “È da maleducati, un salto indietro per i diritti civili” e così via per più di 800 commenti. Lo staff a quel punto è intervenuto, ma ha lasciato altri errori: il cognome da nubile di Brigitte, la ripetizione del nome di Melania (che compare due volte) e la data sbagliata per un errore di battitura: 2917 anziché 2017. Nonostante il post correlato alla foto sia stato modificato, peraltro, su Facebook si possono vedere ancora entrambe le versioni.




Non è la prima volta che la gestione del sito della Casa Bianca viene accusata di omofobia: subito dopo l’insediamento infatti dal portale sparirono le pagine dedicate alla comunità LGBT, oltre che quelle sul cambiamento climatico.