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Legittima difesa, Biancofiore (Fi) vs Meli: “Mi sporco le scarpe, sto sempre tra la gente”. “Dici castronerie. Calmati”

Bagarre a L‘Aria che Tira (La7) tra la deputata di Forza Italia, Michaela Biancofiore, e la giornalista de Il Corriere della Sera, Maria Teresa Meli, sulla norma relativa alla legittima difesa. La polemica esplode quando la parlamentare contesta il commento del direttore de ilfattoquotidiano.it, Peter Gomez: “Voi giornalisti dovete capire che è il popolo chiede questa legge. Non siate sempre distanti dalla gente”. “Veramente i politici fanno politica senza stare appresso ai sondaggi e, se non fanno così, sono dei poveracci“, ribatte Meli. “I giornalisti evidentemente non stanno in mezzo alla gente” – replica Biancofiore – “Io sì, vado sempre nei mercati, abbraccio le persone“. “Ah, voglio vedere questo film”, commenta Meli. “Vieni, vieni a fare un giro a Bolzano, così vedi se sto tra le gente o meno”, risponde la deputata. “Bolzano poi notoriamente è indicativa di tutta l’Italia”, ironizza la giornalista. “Certo, è la più indicativa del resto dell’Italia. Queste cose tu da giornalista molto esperta dovresti saperle” – controbatte la parlamentare – “Santo Dio, i cittadini non hanno una percezione di insicurezza, ma hanno paura, da Bolzano a Lampedusa. Noi politici stiamo dando una soluzione”. “No, la politica incoraggia questa paura con una legge schifosa“, ribadisce Meli. Biancofiore poi attacca lo scrittore Roberto Saviano e si rende protagonista di una nuova polemica con la firma del Corriere: “Io non conosco il cittadino? Ma vieni con me, io ho preso 33mila preferenze e sto sempre a sporcarmi le scarpe!”. “Calmati 3 secondi e parla come una persona civile. Stai dicendo castronerie“, replica Meli. La giornalista poi esprime le sue dure critiche sulla strategia dem: “Il Pd si sta facendo dettare l’agenda dai grillini e dalla destra, prima sul decreto Minniti, sul quale, per la maggior parte, sono a favore, e poi sulla legittima difesa. Il Pd non ha il coraggio di portare avanti le sue idee. E’ noto che io abbia paura di un governo grillino