Televisione

CCN, Saverio Raimondo torna su Comedy Central e “picchia come un fabbro”: la sua è una comicità davvero politicamente scorretta

Il filo conduttore di questa stagione è più attuale che mai: la post-verità, le bufale, la distorsione della realtà causata da “bufalari” di professione su social network e web in generale. La prima puntata era dedicata ai terremoti, con Raimondo e i suoi “inviati” a sfottere di gusto (e in maniera assai efficace) tutto il campionario umano di boccaloni in buona fede o di rimestatori di letame in malafede che da qualche tempo condizionano la percezione di quello che ci circonda

Dimenticate “Made in Sud” e “Colorado”. Se volete ridere di gusto e grazie a una comicità intelligente, corrosiva, senza peli sulla lingua, adesso potete contare su Saverio Raimondo, tornato dal 29 marzo con la nuova stagione di CCN, in onda il mercoledì alle 22 su Comedy Central (bouquet Sky). È un vero late show all’americana, venticinque minuti di umorismo di qualità con il folletto romano che si scatena come solo lui sa (e ha il coraggio di) fare sulla tv italiana. Fino alla scorsa stagione, il programma andava in onda sotto forma di striscia quotidiana da 10 minuti, ma la formula settimanale di quest’anno sembra giovare a un programma che aveva bisogno di un più ampio respiro, con i tempi necessari a far scatenare la “bestia” Raimondo.

Il filo conduttore di questa stagione, poi, è più attuale che mai: la post-verità, le bufale, la distorsione della realtà causata da “bufalari” di professione su social network e web in generale. La prima puntata era dedicata ai terremoti, con Raimondo e i suoi “inviati” a sfottere di gusto (e in maniera assai efficace) tutto il campionario umano di boccaloni in buona fede o di rimestatori di letame in malafede che da qualche tempo condizionano la percezione di quello che ci circonda e che in molti paesi del mondo hanno influito persino su scelte elettorali e politiche di enorme importanza. E per parlare di post-verità, chi ti va a invitare Saverio Raimondo? Ilona Staller in arte Cicciolina, visto che l’ex pornostar e deputata della Repubblica rappresenta il primo caso di post-truth della storia più o meno recente, con la storiaccia del cavallo che altro non è che una leggenda metropolitana, smentita dalla Staller in studio con tanto di confronto all’americana con un vero equino in studio.

Per il resto, Raimondo propone la sua solita comicità irriverente e politicamente scorretta, mena come un fabbro a destra e a manca, confermandosi ancora una volta uno dei pochissimi comici italiani politicamente scorretti, che si abbeverano alla fonte salvifica della stand up comedy americana. Anche la nuova scenografia è chiaramente di ispirazione statunitense, con una libreria piena di riferimenti comici e culturali che dimostrano nel migliore dei modi il pedigree doc di Raimondo (i più attenti avranno anche intravisto una copia di The Daily Show (The Book): An Oral History as Told by Jon Stewart (uno dei campioni del late show comico a stelle e strisce. Saverio Raimondo è una benedizione per la comicità italiana narcotizzata dalla paura di non andare in Rai o comunque sulla tv generalista. Lui se ne infischia, si rifugia nel confortevole ridotto di Comedy Central (che ha investito sul progetto e si vede) e va per la sua strada, provando ad aprire un varco coraggioso nel muro di esasperante conformismo della sedicente comicità italica. Dettaglio importante, se volete godervi lo spettacolo dal vivo. Da quest’anno c’è un vero pubblico in studio e fino al 13 aprile è possibile assistere alle registrazioni. Basta chiamare il numero 3888755725, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00.