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  1. Garanzia Giovani, le storie: “Mi hanno pagato dopo un anno”. “È stato un incubo”. “In attesa di risposte da mesi”
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Lavoro & Precari

Garanzia Giovani, le storie: “Mi hanno pagato dopo un anno”. “È stato un incubo”. “In attesa di risposte da mesi” - 4/5

Difficoltà ad iscriversi, lunghe attese per un corso di formazione magari scadente, retribuzione che in molti casi arriva dopo oltre un anno. Cambiano i dettagli e le città, ma i racconti di chi si è imbattuto nel programma sono tutti molto negativi. Ecco le testimonianze

Trasparenza, questa sconosciuta. Il ministero: “Comunicazione dei dati? In certe Regioni la situazione è drammatica”
Un altro grande problema con cui si scontrano i ragazzi è la difficoltà nel reperire informazioni. “Bisogna assediare i centralini, per poi ricevere risposte vaghe”, protesta Ramona, 27enne genovese. Se alcune Regioni hanno siti aggiornati con monitoraggi esaustivi, altre – Sicilia, Calabria, Basilicata e Abruzzo sono i casi apparentemente peggiori – dispongono di portali assai poco utili. “Ma quale trasparenza?”, si lamenta Giacomo, 25enne teramano. “È desolante non poter avere prima le informazioni necessarie a farsi un’idea, e non poter avere dopo neppure chiarimenti sul perché dei disguidi”. Ammette Marianna D’Angelo, responsabile nazionale di Garanzia Giovani per il ministero del Lavoro: “Effettivamente, per quanto riguarda la comunicazione dei dati, in alcune Regioni la situazione è drammatica”. Non va meglio ai consiglieri regionali che provano a fare chiarezza. Gianni Rosa ha presentato un’interrogazione al Consiglio regionale nel quale siede come esponente di Fratelli d’Italia. Lo ha fatto il 24 settembre del 2015. “Volevamo avere accesso a dati certi – racconta – e capire se non ci trovassimo di fronte all’ennesima presa per i fondelli sulla pelle dei ragazzi lucani. A un anno e mezzo di distanza, nessuna risposta”. Gennaro Saiello, consigliere campano del Movimento 5 Stelle, la sua interrogazione in Consiglio l’ha portata a febbraio 2016: “Risposte? Zero. Volevamo capire quanti dei ragazzi presi in carico dalle varie agenzie per il lavoro avevano poi ricevuto un’offerta per un tirocinio, e a quanti era poi stata fatta un’offerta con un contratto regolare. Tutte domande cadute nel vuoto. Quello che so, è che la mia casella di posta elettronica è intasata dalle mail di decine di giovani che da mesi protestano per la mancata retribuzione dei loro tirocini”.