Televisione

Fedez scoppia in un pianto a dirotto e diventa meme sui social: il crudele (ed epico) scherzo de Le Iene e J Ax

Un tiro mancino che è andato a stuzzicare Fedez proprio su uno degli argomenti a cui è più sensibile, il secondary ticketing

Che Fedez fosse facile alla commozione lo avevamo già scoperto grazie a X Factor. Ma che potesse scoppiare in un pianto a dirotto, con tanto di espressioni assai comiche che stanno già diventando meme virali sui social, non potevamo proprio immaginarlo.

Il “merito” è del suo socio J Ax che, in collaborazione con le Iene, ha organizzato uno scherzo crudele al rapper di Buccinasco. La storia, in sintesi, è la seguente: l’avvocato di Fedez, complice anche lui, lo ha chiamato al telefonato durante le prove della data zero del tour a Vigevano per avvisarlo di un preoccupante provvedimento della magistratura, che ha bloccato metà dei biglietti venduti per le date di Milano, Torino e Roma per un sospetto caso di secondary ticketing. In pratica, secondo l’ipotesi accusatoria, il manager del tour Clemente Zard avrebbe venduto 4mila biglietti a data ai bagarini online, che tante polemiche hanno provocato negli ultimi tempi nel mondo della musica, intascando un bel gruzzolo.

Mentre Zard è a Parigi e non risponde alle insistenti chiamate e J Ax tiene il gioco con perfida convinzione, arriva al palazzetto di Vigevano anche la iena Matteo Viviani, che mostra a Fedez alcuni documenti che incastrerebbero Zard ma coinvolgerebbero anche lui nella vicenda: i biglietti, infatti, sarebbero stati venduti “con il consenso dell’artista”.

Il rapper è distrutto e trattiene le lacrime solo perché ha una telecamera puntata in faccia. Quando Viviani svela lo scherzo, però, Fedez crolla e comincia a piangere senza sosta, mentre lo stesso Viviani, J Ax e l’ufficio stampa Francesca Casarino cercano di consolarlo e rassicurarlo. Una scena crudele e epica, che già sta facendo il giro dei social network. Un tiro mancino che è andato a stuzzicare Fedez proprio su uno degli argomenti a cui è più sensibile, visto che più volte negli ultimi mesi si è schierato pubblicamente contro la diffusa e odiosa pratica del secondary ticketing.