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  1. Stadio Roma, col piano di Marino calcio d’inizio solo a opere pubbliche finite. Ora in campo anche senza ponte e svincolo
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Cronaca

Stadio Roma, col piano di Marino calcio d’inizio solo a opere pubbliche finite. Ora in campo anche senza ponte e svincolo - 9/13

Come cambia il progetto dopo l'intesa tra la giunta M5S e la società giallorossa? Ecco un confronto tra la delibera del 2014 e la bozza di accordo raggiunto fra Raggi e l’As Roma. La prima prevedeva 16 treni/ora con il prolungamento della metro B e aumento dell'offerta sulla Roma-Lido. Ora, stando alle dichiarazioni della sindaca, la Roma realizzerà la nuova stazione Tor di Valle e un paio di treni nuovi, ma nulla più. Così dovrà intervenire la Regione, che ha già finanziato per 180 milioni il restyling della linea. Il Ponte di Traiano, in origine a carico dei privati, verrà costruito con 140 milioni già stanziati dal Cipe per il Ponte dei Congressi

RISCHIO IDROGEOLOGICO
Delibera Marino – Negli atti ufficiali approvati in Campidoglio non c’e’ traccia di alcun rischio idrogeologico inerente i terreni dove sono previsti lo stadio e il business park.

Bozza accordo Raggi – Durante la conferenza dei servizi in Regione Lazio, le associazioni ambientaliste hanno più volte fatto presente il rischio di tenuta degli edifici previsti rispetto a un’area alluvionale nell’ansa del Tevere. Un rischio, tuttavia, mai certificato da alcuna prescrizione tecnica in merito. L’argomento era stato ripreso, in parte, dal leader del M5S, Beppe Grillo, che nelle ore immediatamente precedenti all’accordo aveva anche ipotizzato uno spostamento del progetto stadio da Tor di Valle. Comunque sia, lo stralcio delle torri di Libeskind ha mitigato anche i timori dei più “diffidenti”.