Fatti a motore

Usa, basta coi soliti manichini. Per i crash test servono “vecchi” e grassi

Le statistiche dicono che negli States è molto probabile che ad essere coinvolte in incidenti siano persone obese o anziane. Dunque la divisione per la medicina dell'automotive dell'università del Michigan ha messo a punto due prototipi dei famosi "dummy" che tengano conto di queste due caratteristiche

Gli automobilisti americani? Anziani e ciccioni. Almeno stando all’International Center for Automotive Medicine (ICAM) dell’università del Michigan, che ha presentato due nuovi modelli di manichini per i crash test delle automobili. Il primo pesa ben 123 chilogrammi, molto più di quelli usati finora, e il secondo simula il fisico una signora dall’età di 70 anni.

Potrebbe sembrare uno scherzo. In realtà come spiega Stewart Wang, uno degli ideatori, “le dimensioni del corpo sono fondamentali per capire quanto gravi saranno le conseguenze di un incidente e la normalità oggi è di trovare una persona obesa” al volante o come passeggero, sulle strade americane.

Di qui, la necessità di sviluppare prototipi nuovi ed inediti, che rispecchino fedelmente la “morfologia” di tutte le persone che potenzialmente possono subire un incidente. Questo perché l’entità di danni e ferite varia anche di molto a seconda della conformazione del corpo: un obeso, ad esempio, in caso di urto frontale tende a scivolare al di sotto della cintura di sicurezza.

Come riporta il sito della CNN, per modellare i nuovi manichini i ricercatori dell’ICAM hanno usufruito di un database nazionale, da cui hanno ricavato oltre seimila scannerizzazioni di corpi. Potendo cosìottenere indicazioni sugli occupanti dei veicoli. La cui sicurezza futura, dipenderà dunque anche dal “lavoro” dei nuovi arrivati.