Motori 2.0

Alfa Romeo tenta un prodigioso touchdown al Super Bowl

di Carblogger

L’Alfa Romeo è tornata negli Stati Uniti. Prima con la 4C, poi il 16 gennaio scorso quando si sono aperti gli ordini della Giulia nelle versioni “normali” (280 cavalli) e un mese prima quelli della Quadrifoglio, motivo per cui le Giulia vendute nel 2016 erano solo 36.

In realtà, il ritorno in pompa magna è stato durante la Super Bowl Night, con tre spot tutti dedicati a lei.

La Giulia ha quindi debuttato durante la trasmissione più vista al mondo, con un picco di 118.5 milioni di telespettatori nell’halftime show, e 114 milioni di telespettatori medi. Un evento nel quale uno spot in diretta costa 166.666,67 dollari al secondo, che fanno 5 milioni di dollari per 30 secondi. Per dare un ordine di grandezza, 30 secondi di spot al Super Bowl 2017 sono costati come tutti gli spot dei primi 23 anni della finale di football americano (domenica si è giocata la cinquantunesima).

Un ritorno, quello dell’Alfa Romeo Giulia, che ha segnato anche un cambio di passo nella comunicazione dei brand italiani negli Stati Uniti. Negli ultimi cinque anni, l’arrivo della Fiat 500 Abarth prima, della 500 L poi, fino alla 500X, veniva pubblicizzato al Super Bowl con degli spot che puntavano tutto sull’ironia. La Abarth veniva presentata come un indimenticabile incontro con una ragazza, la Abarth Cabrio con uno scorpione che fa diventare topless una donna, la 500L con un’invasione da parte degli italiani – “The Invaders” – che portano creatività e modernità di costumi, mentre la 500 X con lo spot del viagra – The Fiat Blue Pill, poi arrivato anche qui.

Alfa Romeo invece ha puntato tutto su sogni ed emozione, in tre capitoli un po’ scollegati, che difficilmente vinceranno l’Ad Blitz di Youtube come migliori spot della serata. I sogni che si hanno fin da bambini, come “Riding the dragons”, cavalcare i draghi o pilotare auto volanti.  Poi si cresce, insieme alle gloriose auto Alfa, passano gli anni e il passato diventa storia, fino al ritorno della Giulia vent’anni dopo.

Il secondo adv è una lettera“Dear predictable, it’s over”. Cara monotonia, da oggi c’è la Giulia e via di immagini sui passi alpini, e infine il terzo video, “Mozzafiato – to take one’s breath away”. Un inno all’italianità dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio perché “alcune auto tolgono il respiro, solo una lo restituisce”.

Il Super Bowl dell’Alfa, iconicamente è uno spot a carattere trumpista, come ha scritto Monica Secondino, che ha un che di salto nel vuoto. Un totale di 154 secondi e un investimento importante per un brand che deve giocare la sua partita puntando a un prodigioso recupero e un touchdown ai supplementari, si spera, o ancora meglio un vai a letto da perdente e ti svegli presidente. Come Trump.

@carblogger_it