Calcio

Claudio Lotito archiviato, la Procura di Napoli: “Nessun intento estorsivo” nella telefonata al ds dell’Ischia Pino Iodice

I pm partenopei hanno chiesto e ottenuto l'archiviazione per il presidente della Lazio. Il numero uno biancoceleste spiegava al direttore sportivo che la promozione di Carpi e Frosinone avrebbe significato la rovina del calcio perché avrebbe complicato la vendita dei diritti televisivi e parlava di progetti legati alla Lega Pro e dei soldi che sarebbero potuti arrivare nella terza serie

In quella telefonata che scatenò una bufera mediatica non c’era alcun intento estorsivo. Questo ha deciso la Procura di Napoli che ha chiesto e ottenuto l’archiviazione per la posizione di Claudio Lotito, indagato per tentata estorsione dopo la diffusione dell’audio di un suo colloquio con l’allora direttore sportivo dell’Ischia Pino Iodice, oggi al Matera.

Lotito spiegava al ds che la promozione di Carpi e Frosinone avrebbe significato la rovina del calcio perché avrebbe complicato la vendita dei diritti televisivi e – soprattutto – parlava di progetti legati alla Lega Pro e dei soldi che sarebbero potuti arrivare nella terza serie. “Se me porti su il Carpi… una può sali’… se me porti su squadre che non valgono un c…. noi fra due o tre anni non ci abbiamo più una lira. Perché io quando vado a vendere i diritti televisivi – che abbiamo portato a 1,2 miliardi grazie e alla mia bravura, sono riuscito a mettere d’accordo Sky e Mediaset, in dieci anni mai nessuno – fra tre anni se abbiamo Latina, Frosinone… chi c… li compra i diritti?”.

La telefonata si inseriva in un quadro piuttosto traballante per l’allora presidente della Lega Pro, Mario Macalli, molto vicino al proprietario della Lazio. “Se la Lega Pro nel giro di dieci giorni non trova un gruppo di maggioranza che io in questo momento ho su questo progetto che ti ho detto, ti spiego che succede”. Iodice, oltre che a diffondere quell’audio, sosteneva di essere stato minacciato da Lotito in altre due conversazioni, registrate, e per questo si rivolse alla procura napoletana.

“Accettiamo la decisione della Procura di Napoli e andiamo avanti. Si ha il coraggio di scoperchiare il vaso di Pandora, ma non si approda mai a nessuna parte. Chi ha indagato ha ritenuto che non ci siano profili di responsabilità tali da poter rinviare a giudizio i soggetti che si sono resi artefici di talune malefatte”, ha commentato Iodice, che a sua volta venne controquerelato da Lotito per diffamazione. Anche per quel procedimento – che scatenò altre polemiche per la velocità con cui venne concessa a Lotito la ‘rottura’ della clausola compromissoria da parte della Figc – è stata chiesta l’archiviazione.