Una ricerca della Dataforce mette in evidenza come la berlina italiana nel nostro Paese abbia superato nelle vendite le sedan della concorrenza tedesca. Che, tuttavia, può contare su varianti familiari che la Giulia, viste le titubanze del numero uno di FCA Marchionne, almeno per ora non avrà
Sembra che l’Alfa Romeo Giulia sia già diventata la berlina premium più amata dagli italiani: a sette mesi di distanza dall’inizio della commercializzazione, la sedan del biscione ha ampiamente superato nelle vendite la diretta concorrenza tedesca. Lo suggerisce una ricerca effettuata da Dataforce Italia, che ha analizzato i dati di vendita della 3 volumi prodotta a Cassino: nel 2016 sono state consegnate 4.721 Giulia, 3.231 Mercedes Classe C a quattro porte, 2.514 BMW Serie 3 e 1.207 Audi A4/S4. Un’accoglienza più che calorosa, quindi.
La Giulia piace un po’ a tutti: le consegne ai clienti privati la vedono primeggiare con 1.577 pezzi, contro 1.075 Mercedes, 780 BMW e 376 Audi. Ma vanno bene anche quelle relative alle flotte (502 auto, anche se fa un po’ meglio la Classe C con 514) e al noleggio, specie quello a lungo termine (1748 Giulia, contro 1297 Mercedes, che occupa la seconda piazza).
Per Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, ”la nuova Giulia, le cui vendite sono cominciate a metà 2016, ha superato di slancio, praticamente su tutti i canali di vendita, le tre premium storiche del segmento, che finora erano rimaste sempre imbattute. Ovviamente ci confrontiamo solo sulle berline, perché è oggi l’unica carrozzeria di Giulia disponibile. Alla luce di questi dati e dell’andamento delle vendite della vettura italiana non può che crescere la curiosità per i possibili risultati che l’ipotizzata Giulia Sportwagon potrebbe fare”. In effetti in Europa le stationwagon valgono circa il 42% delle vendite del segmento premium ed anche qualcosa in più sul nostro mercato.
Tuttavia Sergio Marchionne, numero uno di FCA, non è ancora convinto delle potenzialità commerciali di un’Alfa Romeo familiare: “Non lo so se faremo la Giulia Station Wagon – ha recentemente dichiarato al salone di Detroit – per adesso stiamo guardando come va la Stelvio in questo momento non sono convinto se dare priorità a fare una station, invece di insistere sulla strategia delle Suv Alfa Romeo. Quella delle familiari, del resto, è una partita tutta e solo europea”.
E a Marchionne l’Europa sembra interessare relativamente. A confermarlo, oltre alla titubanza sulla Giulia Sportwagon, c’è pure la Stelvio First Edition: si tratta della prima versione della sport utility che arriverà nelle concessionarie, proposta ad un prezzo di 57.300 euro. Sarà commercializzata esclusivamente con motore 2.0 turbo benzina da 280 CV, un’unità motrice che va benissimo per gli USA – che saranno il mercato di riferimento per questo modello – ma che risulta poco “digeribile” nel vecchio continente e quasi invendibile in Italia.