Politica

M5s divorzia dall’Ukip. Ormai il blog ratifica solo decisioni già prese

La notizia di oggi ha abbastanza dell’incredibile. Il MoVimento 5 Stelle chiede in pratica ai suoi attivisti di uscire in Europa dal gruppo “Europe of Freedom and Direct Democracy Group ” – quello euroscettico a cui appartiene Nigel Farage, per intenderci – e di passare al gruppo “Alde – Liberals and Democrats for Europe”, il gruppo più europeista e federalista esistente nel Parlamento Europeo, tanto per intenderci il gruppo di Verhofstadt e di quello che Grillo, prima di aver messo il doppio petto, chiamava rigor Monti. Un gruppo tanto per dirne una favorevole al Ttip, un gruppo, tanto per dirne un’altra, che ha boicottato tutte le candidature del M5s nelle commissioni europee.

Anche se sembrano passati anni luce, lasciatemi ricordare qualcosa. Ci fu un’ampia discussione per aderire al gruppo di Farage. Io mi impegnai allora in prima persona e con diversi contributi. Molte e animate le discussioni in rete e anche sui media tradizionali. La rete doveva dopo aver discusso prendere una decisione. Qui e qui alcuni dei miei contributi di allora, anche sul blog di Grillo. Allora ero in ottimi rapporti con Gianroberto Casaleggio, che dopo le elezioni europee aveva fatta propria la posizione euroscettica, ed entrambi eravamo d’accordo su Farage.

Alla fine la votazione ci dette ragione.

Oggi nuova votazione senza alcuna discussione, di domenica, quasi di nascosto, senza neppure che gli stessi parlamentari europei fossero informati della cosa, stando perlomeno alla dichiarazioni di Marco Zanni.

Possibile che un MoVimento che aveva fatto della discussione pubblica, della democrazia diretta, una bandiera possa giungere a tradire in questo modo i suoi ideali e la memoria del suo fondatore? La rete ora serve solo a legittimare decisioni già prese, a questo punto vorremmo sapere da chi? Chi ha deciso questo cambiamento di fronte, se neppure i parlamentari europei del M5s erano informati della votazione di oggi?

Una cosa è chiara se il M5s era sinora ambiguo su euro e Unione europea, ora la posizione dei capi è chiara e io spero che gli attivisti si ribellino e non accettino con il loro voto questa deriva eurista.