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Furbetti del quartierino, Stefano Ricucci condannato a tre anni e quattro mesi per false fatturazioni

Il processo è parte di un’inchiesta che coinvolse, nel luglio scorso, una decina di persone tra le quali un giudice tributario al quale secondo i pm sarebbero arrivate donne e regali in cambio di una sentenza favorevole

Condanna di tre anni e quattro mesi di carcere per Stefano Ricucci, a oltre undici anni dalla calda estate delle scalate bancarie e al Corriere della Sera. L’ex odontotecnico di Zagarolo nel luglio scorso era tornato dietro le sbarre per un presunto giro di false fatturazioni da un milione di euro utilizzate al fine di ottenere liquidità finanziaria. La sentenza è arrivata in un processo con rito abbreviato dove Mirko Coppola, altro immobiliarista e coimputato nel procedimento, ha ricevuto una condanna a due anni e sei mesi. Il processo è parte di un’inchiesta che coinvolse, nel luglio scorso, una decina di persone tra commercialisti, prestanome, il figlio di quell’Enrico Nicoletti ritenuto cassiere della banda della Magliana, e un giudice tributario al quale secondo i pm sarebbero arrivate donne e regali in cambio di una sentenza favorevole. Gli accertamenti culminati nell’arresto di Ricucci e di Coppola furono eseguiti nel quadro di un più ampio giro di false fatturazioni dal quale scaturirono una quarantina di perquisizioni tra Lazio, Campania e Lombardia.