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Bologna, caso firme false M5s: Marco Piazza si autosospende. “Lo avevo promesso”

Il 24 novembre Il vicepresidente del consiglio comunale aveva annunciato il passo indietro in caso di avviso di garanzia. E' coinvolto nell'inchiesta sulle Regionali del 2014

“Come avevo promesso e per ribadire la serietà del Movimento 5 stelle soprattutto alla vigilia di un voto cruciale per l’Italia, mi autosospendo “. Marco Piazza, vicepresidente del consiglio comunale di Bologna del Movimento 5 Stelle indagato per le presunte firme irregolari raccolte per le Regionali 2014 ha deciso di fare un passo indietro. Una decisione già anticipata lo scorso 24 novembre, quando aveva annunciato che si sarebbe autosospeso se la Procura gli avesse notificato un avviso di garanzia. E oggi mantiene la promessa, dopo aver ricevuto l’invito a comparire dalla Procura di Bologna. Tra le contestazioni a Piazza e agli altri indagati, nel fascicolo del pm Michela Guidi c’è quella di aver autenticato firme non apposte in loro presenza oppure in luogo diverso rispetto al requisito di territorialità, oppure in mancanza della qualità del pubblico ufficiale. L’indagine è nata da un esposto, del 27 ottobre 2014, di due ex militanti, Paolo Pasquino e Stefano Adani.