Cinema

Hayao Miyazaki, il ritorno del maestro giapponese con Boro il Bruco: corto d’animazione in digitale

"Non l'ho ancora detto a mia moglie. Ma sono consapevole del fatto che potrei morire a metà strada di questo lavoro. È meglio morire mentre, che senza". Il regista ha ammesso che durante la produzione del corto si è visto "in pensione, vecchio" ma di "sentirsi rivivere" mentre disegnava su un "tablet" lavorando con i membri giovani di Ghibli

Il maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki – che nel 2014 aveva annunciato che Si alza il vento sarebbe stato il suo ultimo lavoro – ha svelato di avere iniziato a dirigere un nuovo film d’animazione utilizzando la tecnologia digitale. Notizia che farà felici i milioni di fan dell’artista. Il regista, 75 anni, nel corso di un programma trasmesso dall’emittente pubblica giapponese Nhk, ha spiegato che si tratta di un cortometraggio firmato dallo storico Studio Ghibli: Boro il Bruco, questo il titolo del cartone, dovrebbe essere completato nel 2019. “Non l’ho ancora detto a mia moglie. Ma sono consapevole del fatto che potrei morire a metà strada di questo lavoro. È meglio morire mentre, che senza”. Il regista ha ammesso che durante la produzione del corto si è visto “in pensione, vecchio” ma di “sentirsi rivivere” mentre disegnava su un “tablet” lavorando con i membri giovani di Ghibli.

Il regista giapponese non ha rivelato nessun altro dettaglio di una storia cui, pare, abbia lavorato per vent’anni: si tratta però la storia “di un piccolo bruco peloso, così piccolo che può essere facilmente schiacciato tra le dita”. In un primo momento il cartone doveva durare 12 minuti, ma poi il lavoro è stato trasformato in un progetto per un vero e proprio film d’animazione.

Oscar e Orso d’oro a Berlino per La città incantata (2002), Leone d’oro alla carriera alla 62ma mostra di Venezia nel 2005 e premi a volontà per capolavori come Nausicaa della valle del vento (1984), Il mio vicino Totoro (1988), Porco Rosso (1992), La principessa Mononoke (1997), Il castello errante di Howl (2004) e Ponyo sulla scogliera (2008) nessun può dubitare che anche questo corto entrerà nella storia del cinema.