Televisione

Mika, RaiDue diventa “la casa” del cantante: una scommessa

L'attesa è tanta, anche perché non è ancora chiaro il meccanismo dello show, ma Mika ci tiene a far sapere che è un rischio, una scommessa, una scelta persino anti-economica per uno come lui abituato a cachet decisamente importanti

Nei saloni affrescati del milanese Palazzo Turati, è stata presentata ufficialmente una delle scommesse televisive più attese della stagione: Stasera Casa Mika, lo show del cantante anglo-libanese in onda su RaiDue dal 15 novembre. Dentro ci sarà tutto il mondo variegato di Mika, le suggestioni pop che hanno creato il suo universo musicale e culturale. Una scommessa importante, quella voluta da Ilaria Dallatana, direttore di RaiDue, che almeno nelle intenzioni (come dichiarato anche dal direttore generale Campo Dall’Orto in conferenza stampa) non ha obiettivi di share. È un esperimento, dunque, che giocherà sul filo delle suggestioni dei vecchi varietà del passato, utilizzando però un linguaggio contemporaneo e adatto a un target giovane come è quello della seconda rete di viale Mazzini.

Da Renzo Arbore a Malika Ayane, da Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi e Francesco Montanari a Benji e Fede e LP, saranno tanti gli ospiti che entreranno nella “casa” di Mika, dando vita a un universo scanzonato e profondo al tempo stesso, così come è scanzonato e profondo il modo di essere del cantante di Grace Kelly ed ex giudice di X Factor.

L’attesa è tanta, anche perché non è ancora chiaro il meccanismo dello show, ma Mika ci tiene a far sapere che è un rischio, una scommessa, una scelta persino anti-economica per uno come lui abituato a cachet decisamente importanti. Eppure Stasera Casa Mika rappresenta una produzione importante e impegnativa per la Rai e per Ballandi, che può contare sulla scrittura di nomi collaudati come Ivan Cotroneo, Tiziana Martinengo e Giulio Mazzoleni e sulle incursioni comiche di Virginia Raffaele. Magari non ci si aspetta nulla sul fronte degli ascolti, ma l’investimento economico e artistico è così corposo che i risultati all’Auditel dovranno giocoforza essere importanti.