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Alessia Morani su Twitter: “Aggredita da attivista M5s”. I deputati grillini: “Non sono stati i nostri, faccia denuncia”

La deputata Pd su Twitter ha detto di essere stata aggredita in piazza Montecitorio dove era in corso il sit in in sostegno della legge per la riduzione degli stipendi degli onorevoli. In una nota i portavoce 5 stelle smentiscono, ma aggiungono: "Solidarietà per la presunta aggressione, la invitiamo a sporgere querela alle autorità competenti"

La deputata Pd Alessia Morani ha scritto su Twitter di essere stata aggredita da un attivista M5s davanti alla Camera, poco dopo il sit-in organizzato dai grillini per sostenere la proposta di legge sulla riduzione delle indennità degli onorevoli (che è stata rinviata in commissione dalla maggioranza). Il gruppo 5 stelle a Montecitorio in una nota ha smentito l’accaduto, ma ha anche espresso solidarietà per “la presunta aggressione” e invitato la parlamentare a sporgere querela alle autorità competenti.

“Credo si sia passato il limite”, ha scritto su Twitter la deputata. “Comunque non mi faccio intimidire”. E ha poi cominciato a ritwittare tutti gli insulti che riceve sui social network da vari utenti. I 5 stelle in una nota hanno specificato: “Nessun attivista o portavoce del M5s ha aggredito oggi la deputata Pd Morani. Tuttavia, alla Morani esprimiamo solidarietà, invitandola a non restare nel recinto dei social ma, vista la presunta gravità del fatto che descrive, a sporgere querela alle autorità competenti”. E hanno concluso: “Non possiamo non ricordare al Pd che il vero insulto, oggi, è stato mosso ancora una volta nei confronti del popolo italiano che fatica ad arrivare alla fine del mese, rinviando in commissione una proposta di legge per il taglio degli stipendi dei parlamentari presentata dal M5s oltre due anni fa”.

In solidarietà della Morani è intervenuta anche la collega dem Titti Di Salvo: “Quanto avvenuto nei confronti della Morani non è solo una ignobile aggressione di stampo fascista, ma la prova che il M5s non è in grado di sostenere un confronto democratico. Passare dagli insulti verbali alle vere e proprie minacce e intimidazioni, come avvenuto oggi in piazza, tanto da far richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, rendono bene l’idea che questi signori hanno della democrazia”.