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Carlo Azeglio Ciampi, l’omaggio delle istituzioni. Salvini insiste: “Vendette l’Italia”

Tante le corone di fiori, oltre a quelle "istituzionali" della Camera, del Senato e della Presidenza del Consiglio, anche quella della sua squadra del cuore, il Livorno, attorno alla bara con sopra una rosa rossa

Tutte le alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al premier Matteo Renzi, ma anche centinaia di persone comuni, hanno voluto rendere l’ultimo omaggio a Carlo Azeglio Ciampi, facendo visita alla camera ardente allestita nella Sala Nassiriya del Senato. Tante le corone di fiori, oltre a quelle “istituzionali” della Camera, del Senato e della Presidenza del Consiglio, anche quella della sua squadra del cuore, il Livorno, attorno alla bara con sopra una rosa rossa. In mostra anche il gonfalone della Scuola Normale, dove Ciampi si laureò in Lettere nel 1941 (il presidente emerito avrebbe voluto fare l’insegnante) e dopo in Giurisprudenza. Il monsignor Vincenzo Paglia che racconta di avergli portato i saluti e la benedizione del Papa il giorno prima della scomparsa.

Cordoglio commosso e unanime che stride con le parole molto dure di Matteo Salvini che anche oggi attacca l’ex Capo dello Stato accusandolo di aver “svenduto l’Italia”. “Sono convinto che chiunque sia stato complice di aver venduto l’Italia – afferma dal Congresso dei Giovani Padani di Pontida – dovrà renderne conto ai cittadini. Per questo ieri ho detto “rispetto per tutti i morti, però politicamente hai sulla coscienza il fatto di aver svenduto l’Italia””. Salvini sottolinea di non essersi pentito delle parole espresse già ieri, chiarendo che “un conto è il rispetto, un conto è il giudizio politico”. Critico, ma meno drastico, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che preferisce non commentare le parole del leader della Lega. E su Ciampi precisa: “Molte delle sue politiche economiche e molte delle sue ricette politiche sono e restano non condivisibili da parte mia e di molta parte del centrodestra. Su questo non c’è dubbio”.

È Sergio Mattarella uno dei primi ad arrivare a Palazzo Madama, accolto dal presidente del Senato, Pietro Grasso. Pochi minuti dopo, entra a Palazzo Madama, a piedi, il successore di Ciampi al Quirinale, Giorgio Napolitano. Quindi, uno dopo l’altro, l’ex Presidente della Camera, Luciano Violante, i due ex Presidenti del Senato, Nicola Mancino e Franco Marini, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Poco più avanti, anche lui a piedi, Matteo Renzi.

Rende omaggio a Ciampi anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti: “Siamo qui a dire un grande grazie a un grande italiano, che ha dato un contributo decisivo alla salvezza del Paese”, dichiara ai tanti cronisti presenti. Quindi Arturo Scotto e Stefano Fassina di Sinistra Italiana e più tardi, la presidente della Camera Laura Boldrini, applaudita da chi stava facendo la fila per omaggiare Ciampi, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Cardinale Agostino Vallini vicario del Papa e la sindaca di Roma Virginia Raggi. La camera ardente al Senato resterà ancora aperta domenica dalle 9 alle 13.