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Treni in ritardo, multe a Trenord e Trenitalia. “Violati diritti passeggeri: non hanno fornito né informazioni né pasti”

La decisione arriva dal Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti. All'azienda lombarda sanzione da 20mila euro. Mentre la partecipata di Ferrovie dovrà pagare 5mila euro

Non hanno fornito né informazioni né pasti, come previsto nei casi in cui il treno è in forte ritardo. Trenitalia e Trenord sono accusate di aver violato i diritti dei passeggeri e per questo sono state multate. A deciderlo è stato il Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti in base al decreto sulla “Disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni del Regolamento (CE) relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario”.

Nel caso di Trenord le sanzioni riguardano i disagi subiti dai viaggiatori di un treno interregionale Verona-Milano, in ritardo di 245 minuti. L’impresa, come ricostruito anche dalla Polfer, non ha adempiuto all’obbligo di informare i passeggeri in caso di ritardo. “All’arrivo o alla partenza, l’impresa ferroviaria o il gestore della stazione informa i passeggeri della situazione e dell’orario previsto di partenza e di arrivo non appena tale informazione è disponibile” recita infatti l’articolo del decreto. Ma oltre alle informazioni, Trenord non ha garantito nemmeno pasti e bevande gratis. Per questo all’azienda sono state inflitte due sanzioni, entrambe da 10mila euro.

Nel caso di Trenitalia, invece, la multa, che è da 5mila euro, riguarda il caso di un Intercity notte Messina-Napoli, in forte ritardo, a bordo del quale non è stata offerta la dovuta assistenza ai passeggeri. La violazione riguarda la norma in base alla quale “in caso di ritardo di oltre 60 minuti, i passeggeri ricevono gratuitamente pasti e bevande in quantità ragionevole in funzione dei tempi di attesa, se sono disponibili sul treno o nella stazione o possono essere ragionevolmente forniti”.