Cinema

Robert Redford compie 80 anni, buon compleanno all’attore, regista e fondatore del Sundance festival

Una giovinezza decisamente ribelle prima di diventare un divo. Dopo il successo de Il grande Gatsby, del 1974, l’attore iniziò un percorso cinematografico sempre più impegnato e di denuncia, politica e sociale. Da Tutti gli uomini del presidente, del 1976, dove recitò accanto a Dustin Hoffman in una pellicola sullo scandalo del Watergate

Robert Redford compie 80 anni. Impossibile non augurare buon compleanno all’attore e regista che ha fatto della sua carriera anche impegno sociale. Redford, figlio di un lattaio, è cresciuto in un ambiente umile. Ed ha avuto una giovinezza decisamente ribelle: l’università grazie ad una borsa di studio sportiva, poi la fuga in Europa, dove girava in autostop e sopravviveva con la vendita di quadri che ha dipinto fino a quando non è stato scoperto in una scuola di recitazione a New York. Ma dopo un film come A piedi nudi nel parco con Jane Fonda e la commedia western Butch Cassidy con Paul Newman, Redford diventò rapidamente un idolo del grande schermo nella Hollywood di fine anni ’60.

Indimenticabile in Come eravamo con Barbra Streisand per la regia del suo amico Sidney Pollack che lo diresse insieme a Meryl Streep anche ne La mia Africa. Con La stangata, che ottenne 7 premi Oscar e grazie al quale Redford ricevette la sua prima nomination come attore protagonista. Dopo il successo de Il grande Gatsby, del 1974, l’attore iniziò un percorso cinematografico sempre più impegnato e di denuncia, politica e sociale. Da Tutti gli uomini del presidente, del 1976, dove recitò accanto a Dustin Hoffman in una pellicola sullo scandalo del Watergate e che ottenne sei nomination agli Oscar, fino a I tre giorni del condor, Il cavaliere elettrico e Brubaker.

Nel 1980 iniziò la sua carriera come regista, esordendo con un film che ebbe un enorme successo di pubblico e critica e gli valse l’Oscar come miglior regista: Gente Comune (1980). Poi arrivò Milagrò (1988), con l’attrice Sonia Braga della quale si invaghì e con la quale ebbe una liason durata tre anni. E ancora In mezzo scorre il fiume (1992), Quiz Show (1994), sui brogli del mondo televisivo, e nel 1998 L’uomo che sussurrava ai cavalli, basato sul romanzo di Nicholas Evans.

Dall’inizio del nuovo millennio Redford ha diretto altri quattro film: nel 2000 La leggenda di Bagger Vance, nel 2007 Leoni per agnelli, presentato al Festival di Roma, nel 2010 The Conspirator, poi The Company You Keep del 2012, che segnò anche la sua prima partecipazione alla Mostra del cinema di Venezia. Due gli Oscar per Redford, uno come miglior regista nel 1981 per Gente comune e l’altro alla carriera nel 2002

Da non dimenticare, per rendere giustizia alla sua personalità, il fatto che dal 1990 l’attività di Reford comprende anche il Sundance Institute, un’organizzazione no-profit finalizzata al sostegno del lavoro dei cineasti indipendenti, che sovvenziona le giovani promesse del cinema. Al Sundance Institute è collegato il celebre Sundance Festival, il concorso cinematografico dello Utah dal quale sono usciti molti registi indipendenti che non avevano trovato spazio nella distribuzione e che ora sono vere e proprie star della regia, come Quentin Tarantino, Christopher Nolan e Darren Aronofsky.

L’attore, nato a Santa Monica il 18 agosto del 1936, è anche tra gli interpreti del film Il drago invisibile di David Lowery, in uscita proprio in questi giorni in tutto il mondo, in cui interpreta un anziano falegname che da anni racconta ai bambini locali storie di un feroce drago che abita nella foresta.