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Corriere della Sera, la procura di Milano apre un’inchiesta sull’offerta di Cairo

Il fascicolo è a carico di ignoti senza titolo di reato e senza indagati. L'indagine è stata avviata in seguito all’esposto presentato dai legali della cordata sconfitta International media holding, guidata dal finanziere Andrea Bonomi e partecipata da Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai

La procura di Milano apre un’inchiesta sull’offerta che ha portato Urbano Cairo a conquistare Rcs, la società editrice del Corriere della Sera. Il fascicolo è a carico di ignoti senza titolo di reato e senza indagati. L’indagine è stata affidata ai pm Baggio, Clerico e Civardi ed è stata avviata in seguito all’esposto presentato dai legali degli sfidanti sconfitti. La cordata International media holding, guidata dal finanziere Andrea Bonomi e partecipata dal “salotto buono” di Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai, aveva infatti chiesto alla procura e alla Consob di “verificare se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell’offerta pubblica di acquisto e scambio da parte di Cairo Communication”.

Dopo la vittoria dell’offerta di Cairo Communication, che ha raccolto adesioni pari al 48,82% del capitale di Rcs, in un primo momento la cordata perdente aveva riconosciuto che l’offerta rivale era “risultata essere prevalente” e fatto “i migliori auguri” al patron del Torino. Salvo poi cambiare strategia. Il 20 luglio Diego Della Valle aveva presentato, in modo autonomo, un esposto alla Consob per “verificare la regolarità” dell’offerta di Cairo. L’indomani, il patron di Tod’s è stato seguito a ruota da Pirelli. E lo stesso giorno, la cordata di Bonomi ha deciso di rivolgersi non solo alla commissione guidata da Giuseppe Vegas, ma anche alla magistratura milanese.